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Cronaca

JESI BANCA MARCHE, ARRIVA ANCHE LA POLITICA AL SIT-IN DI PROTESTA DEI PICCOLI RISPARMIATORI

Al presidio dei piccoli azionisti della vecchia Banca Marche hanno partecipato diversi politici locali (foto CriCo)

Al presidio dei piccoli azionisti della vecchia Banca Marche hanno partecipato diversi politici locali (foto CriCo)

Il presidio davanti alla principale sede operativa di Nuova Banca Marche, in corso Matteotti si è concluso nelle prime ore del pomeriggio (foto CriCo)

Il presidio davanti alla principale sede operativa di Nuova Banca Marche, in corso Matteotti, si è concluso nelle prime ore del pomeriggio (foto CriCo)

Il consigliere regionale 5 stelle, Romina Pergolesi e il coordinatore di Forza Italia, Massimiliano Lucaboni (foto CriCo)

Il consigliere regionale 5 stelle, Romina Pergolesi e il coordinatore di Forza Italia, Massimiliano Lucaboni (foto CriCo)

Letizia Giorgianni, presidente “vittime salva banche” della Toscana, la quale oltre che a Jesi, continuerà con l’azione di protesta anche «a Ferrara e ad Arezzo (foto CriCo)

Letizia Giorgianni, presidente “vittime salva banche” della Toscana, la quale oltre che a Jesi, continuerà con l’azione di protesta anche «a Ferrara e ad Arezzo (foto CriCo)

JESI, 4 gennaio 2016 – Al presidio dei piccoli azionisti della vecchia Banca Marche hanno partecipato anche il consigliere regionale 5 stelle, Romina Pergolesi, il consigliere comunale dello stesso movimento Massimo Gianangeli, il coordinatore di Forza Italia, Massimiliano Lucaboni. Tra gli azionisti, proveniente da Chianciano, anche Letizia Giorgianni, presidente “vittime salva banche” della Toscana, la quale oltre che a Jesi, continuerà con l’azione di protesta anche «a Ferrara, domani, e ad Arezzo, sede della Banca Etruria».

«Noi siamo qua – ha detto Lucaboni – perché come sempre abbiamo sostenuto è intollerabile quello che è successo. È stato perpetrato un furto autorizzato dallo Stato, i soldi vanno restituiti in toto e subito a chi li ha persi. Questo modo di fare non solo è illegale ma è classico di uno Stato totalitario. Solo nelle dittature il governo mette le mani in tasca ai cittadini. E’ successo con Amato e ora con Renzi. Guarda caso sempre con i governi di sinistra».

Per Gianangeli «oltre a tutte le eventuali truffe perpetrate dentro la banca, vedremo i processi, quello che è gravissimo è il decreto “salva banche”. Che si palesa in evidente contrasto con la Costituzione, articoli 3, 42, 47. Dalla sera alla mattina sono stati azzerati i valori delle azioni e delle obbligazioni, annullate le proprietà  senza che a chi ha perso tutto fosse data la possibilità di recupero. Tenuti fuori da bad e new bank non si sa bene per quali principi. Questo piano di risoluzione è partito sulla base di una valutazione preventiva di carattere provvisorio ora, a breve, deve essere acquisita una valutazione definitiva. Il che vuol dire che con la valutazione provvisoria, art. 25 del decreto 180,  si stanno compiendo azioni che saranno irreversibili come l’annullamento delle azioni, la messa in liquidazione coatta della vecchia BM, l’avvio dei crediti in sofferenza. In sostanza si preclude la possibilità di poter far rientrare del loro diritto perso tutti questi che stanno manifestando. E’ una violazione  gravissima».

Romina Pergolesi annuncia che «il 12 ci sarà l’assemblea regionale dove parleremo finalmente di Banca Marche con le mozioni che avevamo presentato più di un mese fa, insieme alle altre opposizioni. Chiediamo che la Regione si faccia parte attiva anche per una azione legale e che venga rivisto questo decreto che penalizza tutti togliendo risparmi che potevano eventualmente essere inscritti o nella bad bank o nelle nuove banche».

(foto CriCo)

(foto CriCo)

Corso Matteotti, per una mezza giornata è stato villaggio globale con la presenza di tanti organi di informazione, soprattutto televisioni, dalla Rai a Tv2000, Tv Centro Marche, èTv, Tvrs e le reti Mediaset coperte dall’inviato Gianluigi Armaroli che, alla fine, ci ha detto di aver trovato «una piazza fatta di gente competente ed anche educata. Sanno bene quello che fanno e che vogliono. Anche se la rabbia è tanta…».

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