JESI BANCA MARCHE, IL SINDACO: “VALUTIAMO DI COSTITUIRCI PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DI CHI HA AMMINISTRATO”

JESI, 27 novembre 2015 – «Le Fondazioni di Banca Marche hanno responsabilità enormi, hanno sbagliato. Loro nominavano i vertici, loro investivano».

Il j’accuse del sindaco, Massimo Bacci, risuona nell’aula del Consiglio comunale riunito da stamattina.

E visto quanto accaduto in questi giorni, le prese di posizione, gli interventi, la rabbia dei piccoli azionisti che hanno perso tutto, le recriminazioni, anche in sede di assise comunale si è parlato degli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto in un clamoroso e sanguinoso crack il vecchio istituto di credito jesino.

«Si deve ricercare la verità – ha affermato il Sindaco rispondendo alla domanda di attualità sulla banca proposta dal consigliere Gianangeli del M5S  – non è possibile che non si individuino i colpevoli e che questi non vengano messi di fronte alle proprie responsabilità».

«In realtà – ha poi chiosato Gianangeli – i colpevoli sono stati individuati e puniti: i piccoli azionisti…».

Ma non si è fermato qui, Bacci. Ha, infatti, reso noto che come Comune «stiamo valutando la possibilità di costituirci parte civile nei confronti di chi ha amministrato la banca».

In sostanza, sarà formalizzata alla Procura della Repubblica la comunicazione che la Città di Jesi ritiene di essere parte offesa nell’inchiesta che riguarda Banca Marche, con ciò anticipando la costituzione di parte civile che sarà formalizzata nei tempi previsti, all’udienza preliminare o in sede dibattimentale, qualora venga disposto il rinvio a giudizio di tutti o alcuni degli ex amministratori dell’istituto di credito oggi indagati.

«Ora, al di là, di quanto accaduto, – ha concluso il Sindaco – dobbiamo sforzarci di aiutare, per quanto possiamo,  i dipendenti, che sono sempre stati il valore aggiunto, e la Nuova Banca Marche, punto strategico per il territorio, motore vero per la nostra economia».

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