Jesi Chiesa di San Marco, al via la raccolta fondi del Comune per il restauro

Jesi – Stabilita con delibera comunale la necessità di intraprendere una raccolta fondi per realizzare il progetto di restauro della chiesa di San Marco, di proprietà del Comune dal 1861.

Una struttura architettonica definita dagli studiosi «il più bel monumento di architettura religiosa della città e uno dei più rappresentativi e compiuti di questo stile nelle Marche», aveva scritto Fabio Mariano.

«All’interno si conservano affreschi trecenteschi, superstiti del ciclo pittorico che
originariamente decorava la maggior parte delle pareti della chiesa – spiegano gli uffici comunali nella delibera – . Tra questi si possono ammirare La Crocifissione, l’Annunciazione, il Crocifisso con ai lati la Vergine e San Giovannino, la traslazione della Santa Casa, la Dormitio Virginis. I recenti restauri hanno permesso di chiarire la matrice riminese degli affreschi ricondotti a Giuliano e Giovanni da Rimini e ad artisti di ambito fabrianese».

«Le ultime azioni manutentive – riguardanti la ripulitura del paramento murario esterno ed il restauro del manto di copertura – vennero effettuate, a cura del Comune, in occasione del Giubileo del 2000».

Dopo 25 anni dagli ultimi interventi, l’edificio religioso necessiterebbe di nuovi e importanti lavori di manutenzione, per salvaguardare la struttura e l’apparato pittorico, restauro che «è divenuto argomento di forte interesse anche per l’opinione pubblica locale», ha sottolineato l’Amministrazione comunale, che tuttavia per quest’anno non ha previsto stanziamenti di bilancio per tali attività.

Da qui l’idea di attivare una campagna di raccolta fondi, il cosiddetto crowfunding civico, che era stato proposto anche dall’ex sindaco Vittorio Masaccesi in uno dei suoi appelli pubblici al restauro della chiesa.

Del progetto di crowfounding e delle condizioni della chiesa di San Marco si parlerà nell’ambito di un incontro organizzato per questo pomeriggio alle 17.30, dal settimanale diocesano Voce della Vallesina, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi a Palazzo Bisaccioni, al quale interverranno il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni, il vescovo Gerardo Rocconi.

«In base all’esperienza già attivata da anni in Italia – hanno spiegato dagli uffici comunali -, il crowdfunding civico è uno strumento innovativo volto al finanziamento di progetti sociali e culturali a vantaggio della comunità. Imprese, organizzazioni non profit e cittadini contribuiscono alla raccolta fondi per opere pubbliche, quali iniziative di riqualificazione dei quartieri, sviluppo del territorio e delle comunità, progetti di sviluppo ecologico, energetico ed economico».

«Lo strumento della raccolta fondi ha la caratteristica di produrre un rafforzamento dei legami nella comunità e un maggiore senso di appartenenza dei luoghi pubblici, aumentando il senso di rispetto e la volontà di conservazione degli stessi. I cittadini vengono coinvolti in qualità di donatori e diventano parte integrante del processo decisionale».