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Cronaca

Jesi Cittadinanze onorarie e civiche benemerenze, bagarre in Consiglio

Bloccata l’attribuzione a Zaki e Govoni, le liste civiche abbandonano l’aula al momento della votazione, Luca Polita: «Eccessi che non onorano i lavori dell’assise», le opposizioni: «Hanno infangato tutto»

Jesi – Un’assise comunale con inciampo finale quella svoltasi giovedì scorso, ultimo Consiglio del 2023, in cui la bagarre tra gruppi si è sollevata al momento della discussione sull’attribuzione delle cittadinanze onorarie e delle civiche benemerenze, che ha diviso l’aula tanto da far alzare i rappresentanti delle liste civiche di Jesiamo, Patto x Jesi, Per Jesi, che hanno lasciato l’assise al momento delle votazioni.

Oggetto della contesa, il mancato accordo delle liste civiche con i gruppi di maggioranza che non hanno approvato l’emendamento proposto dal consigliere di Jesiamo, Tommaso Cioncolini, al testo dell’atto istruttorio per la concessione della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki e Nicolò Govoni.

La proposta della cittadinanza onoraria a queste due figure di spicco, aveva trovato approvazione unanime alle precedenti riunioni dell’Ufficio di presidenza, allargate ai capigruppo dei vari schieramenti politici, come è stato evidenziato durante il Consiglio comunale, accordo che non si è verificato, invece, sull’attribuzione delle civiche benemerenze, in cui la divisione tra i gruppi non aveva portato all’individuazione di due nomi condivisi.

Le liste civiche abbandonano l’aula

Da qui l’emendamento di Tommaso Cioncolini che ha chiesto una «riscrittura più consona» del testo dell’atto, proprio nel paragrafo in cui si riferiva quanto accaduto durante le riunioni dei capigruppo. Emendamento che in Consiglio comunale non è stato approvato dalla maggioranza.

Così, al momento della votazione per la concessione della cittadinanza onoraria, i rappresentanti delle liste civiche hanno abbandonato l’aula, non permettendo quindi la validità della votazione che avrebbe dovuto ottenere la maggioranza qualificata, pari ai due terzi dei votanti.

«Ogni forza politica e ogni consigliere e consigliera comunale si assume le proprie responsabilità, di fronte alla città e anche di fronte a due persone come Patrick Zaki e Nicolò Govoni – hanno detto da Jesi in Comune, all’indomani – che hanno fatto della battaglia per i diritti e dell’istruzione e della protezione ai minori profughi e vulnerabili, la loro scelta di vita».

Agnese Santarelli. Jesi in Comune

«Incredibile quanto accaduto in aula – replicano in un comunicato congiunto le liste civiche PattoxJesi, Jesiamo e Per Jesi – . Attaccano chi esce dall’aula coloro che hanno strumentalizzato la concessione delle benemerenze di Govoni e Zaky, inserendo nella stessa pratica un imbarazzante epilogo per la mancata concessione delle civiche benemerenze cittadine per le quali importanti associazioni del territorio e autorevoli cittadine e cittadini avevano avanzato sette candidature».

«Se per Zaki e Govoni le liste civiche sono sempre state d’accordo e se il giorno della votazione escono dall’aula, qualcosa sarà accaduto. Lo ripetiamo: per noi Patrick Zaky e Nicolò Govoni sono cittadini benemeriti; ad altri la responsabilità di aver infangato tutto, usando questa pratica per chiudere l’altro procedimento amministrativo che continua a generare parecchie riserve», hanno sottolineato le liste civiche evidenziando che «la maggioranza ha rifiutato il dialogo e la collaborazione, respingendo l’emendamento e addirittura sbeffeggiando la richiesta di sospensione dei lavori in Consiglio comunale».

Nicola Filonzi, Tommaso Cioncolini e Maria Luisa Quaglieri di Jesiamo

«Ho convocato nel corso degli ultimi mesi tre conferenze dei capigruppo – ha spiegato il presidente del Consiglio, Luca Polita -. In ognuna delle quali si era raggiunta l’unanimità circa la disponibilità a votare tali cittadinanze onorarie, l’accordo politico c’era. Esprimo il mio forte rammarico per quanto accaduto e senso di imbarazzo avendo contattato personalmente Patrick Zaki e Nicolò Govoni, facendo loro presente la candidatura e ricevendo la disponibilità a raggiungerci».

«Ci sono stati degli eccessi che non onorano i lavori dell’aula e non aiutano neanche chi ci segue da casa a capire cosa stia succedendo. Il Consiglio comunale è comunque un’istituzione e come tale merita rispetto».

Luca Polita e Mauro Torelli

Riportiamo di seguito le motivazioni indicate nell’atto istruttorio che avrebbe dovuto essere deliberato con esecuzione immediata in Consiglio comunale per la concessione delle cittadinanze onorarie a Nicolò Govoni e Patrick George Zaki.

«Nicolò Govoni – recita la motivazione della candidatura, indicata nel testo dell’atto istruttorio – scrittore e attivista per i diritti umani, partito giovanissimo per l’India per una missione in un orfanotrofio, è fondatore dell’associazione Still I Rise che offre protezione ai minori profughi. E’ già tra i nominati al Premio Nobel per la pace per l’encomiabile impegno nella sua rivoluzionaria azione umanitaria educativa destinata a quanti non sono nati nella parte giusta del mondo».

«Patrick George Zaki – recita invece la motivazione della candidatura – giovane ricercatore dell’università di Bologna, fu arrestato in Egitto, suo Paese di origine, con l’accusa di istigatore di rivoluzione contro il governo e la costituzione, contestata per il suo impegno nella difesa dei diritti umani. Graziato solo dopo una lunga detenzione durante la quale è stato sottoposto a sevizie e torture, è divenuto simbolo della lotta contro governi dittatoriali e antidemocratici e promotore dei valori di libertà allo studio, libertà di pensiero, libertà alla partecipazione pubblica».

Approvata all’unanimità, invece, la civica benemerenza al senatore jesino Aroldo Cascia, 1937-2020, del quale è stata descritta l’attività politica e l’impegno civile, l’appartenenza al Pci e la sua carica di Sindaco dal 1975 al 1983. Poi la elezione al Senato nel 1983, durante la sua attività di parlamentare ha ricoperto il ruolo di capogruppo del Pci all’interno della commissione agricoltura.

«Risalgono al periodo della sua candidatura a Sindaco di Jesi, i forti investimenti nei confronti delle opere pubbliche e dell’edilizia popolare – ha spiegato il dirigente Mauro Torelli -, la nascita del quartiere Monte Tabor, la progettazione del Piano di recupero del centro storico e la crescita della zona industriale, la ricerca di servizi innovativi per disabili, l’attivazione degli asili nido in via XX Luglio e in Viale del Lavoro e la creazione dei centri estivi di animazione culturale».

Di seguito la motivazione alla sua candidatura per la civica benemerenza: «Politico militante, uomo delle istituzioni, insegnante, storico, intellettuale e protagonista dell‘Istituto Gramsci Marche, Aroldo Cascia è stato una guida per molti jesini che si sono avvicinati all’attività politica nella provincia di Ancona, uomo autorevole impegnato con encomiabile dedizione nella cosa pubblica, nella storia repubblicana in anni di cambiamenti storici e istituzionali che hanno toccato il nostro Paese».

Così lo ha definito il sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «Un punto di riferimento sotto tanti punti di vista, in particolare per il valore della sua militanza e per aver saputo guidare procedimenti complessi che hanno riguardato i cambiamenti della città».

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