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Cronaca

Il fatto Festival Stupor Mundi in maggio a Jesi: vittoria trasversale

Oltre alle date anconetane di aprile aggiunto anche l’evento jesino di due giorni grazie alla mediazione del sindaco Fiordelmondo e ai 50mila euro “trovati” dalla consigliera regionale Lindita Elezi

Jesi – Il Festival Stupor Mundi che avrebbe dovuto tenersi esclusivamente ad Ancona, si sdoppia per approdare anche nella città natale dell’Imperatore.

La conferenza stampa di presentazione tenutasi ieri in Regione ha svelato la novità, frutto da un lato del lavoro di mediazione del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dall’altro dell’impegno concreto della consigliera regionale della Lega, Lindita Elezi, che è riuscita a trovare 50mila euro nelle maglie del bilancio della Regione, rendendo possibile il recupero jesino.

Ad aggiungersi all’evento già in corso di organizzazione ad Ancona affidato all’Associazione culturale Sulvic (11-14 aprile), se ne addiziona uno a Jesi l’11 e 12 maggio. Entrambe avranno una caratterizzazione forte su temi della vita dello Stupor Mundi.

La parte anconetana sarà infatti intitolata Cercare la pace, mentre quella jesina graviterà sulla ricerca di mediazione tra culture e si intitolerà Condividere i saperi tra oriente ed occidente.

Una vittoria trasversale dunque, che ha coinvolto sia la consigliera di maggioranza di destra in Regione, che il primo cittadino di Jesi appartenente all’area di centrosinistra.

A riconoscerlo per primo è proprio lo stesso Fiordelmendo, il quale ha sottolineato come questo lavoro sia stato ottenuto in stile federiciano.

«Al di là del comprensibile clamore mediatico che la vicenda ha avuto – ci ha confidato il Sindaco – non c’è mai stata tensione tra le Istituzioni e personalmente non ho mai avuto l’impressione che la cosa potesse non essere recuperata».

Il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo

«Dal punto di vista istituzionale e personale ho sempre avuto ottimi rapporti con il sindaco di Ancona e ho avuto diverse interlocuzioni anche con il consigliere Carlo Ciccioli. Entrambi mi hanno sempre dato l’impressione che la volontà di coinvolgere Jesi fosse reale, anche perchè pensare a un Festival senza la nostra città sarebbe stato impensabile».

Lindita Elezi

«Con l’approvazione del Bilancio – ha evidenziato la consigliera regionale jesina Lindita Elezi – diventa operativo l’emendamento di cui sono prima firmataria per sostenere con 50mila euro la Fondazione Federico II di Jesi. L’obiettivo è continuare l’opera di sostegno al territorio supplendo anche alla mancanza di progettualità dell’Amministrazione comunale jesina».

Fiordelmondo ha poi lodato anche l’appoggio e la mobilitazione che ha avuto dalle Istituzioni jesine che gravitano intorno alla figura di Federico II, come la Fondazione e il Museo, che “sono subito entrate in campo al pari di molti cittadini che hanno fatto percepire l’attenzione che c’è intorno a questa figura che dà lustro alla nostra città».

Palazzo Ghislieri sede del museo Federico II

Come saranno gestiti i 50mila euro della due giorni jesina del Festival Stupor Mundi non è ancora chiaro, ma si intuisce che la Fondazione Federico II Hohenstaufen avrà un ruolo centrale dato che «ci sarà una forte connotazione scientifica con relatori di prim’ordine – rivela il Sindaco di Jesi – che si confronteranno circa il tema proposto che è molto attuale anche nella situazione internazionale odierna».

Che la Fondazione avrà una parte importante nell’organizzazione lo si capisce anche dalle parole di Lindita Elezi.

«Il mio intervento, con il supporto del collega Carlo Ciccioli, co-firmatario, supporterà l’attività della Fondazione nell’ambito delle attività di valorizzazione di una figura storica che, per la sua importanza riconosciuta a livello mondiale e in più campi, rappresenta un eccezionale volano di promozione della città e dell’intero territorio regionale».

Grazie al lavoro dei due esponenti politici di opposti schieramenti, dunque, Jesi si riprende un ruolo centrale nella valorizzazione del suo più illustre cittadino.

Ad avere un motivo in più per essere soddisfatto è il Sindaco, il quale era stato più volte pungolato dalle due anime dell’opposizione (sia quella civica che quella di Fratelli d’Italia), le quali avevano in sostanza sostenuto che «alla sinistra jesina di Federico II non è mai importato granchè».

Una miniatura racconta la nascita di Federico II a Jesi il 26 dicembre 1194

«Non mi sento certo il custode dei valori della sinistra jesina – ci ha risposto Fiordelmondo – ma almeno per quanto concerne la nostra coalizione i fatti dimostrano che si sbagliavano tutti. Cosa che avevamo già dimostrato instituendo i festeggiamenti del 26 dicembre, data di nascita di Federico, giornata che lavoreremo per rendere sempre più pregna di significato. Penso che sarebbe bello se riuscissimo a far sì che Federico II diventi per Jesi quello che Leopardi è per Recanati e Raffaello per Urbino. La città ha dimostrato di sentirlo molto e ci lavoreremo».

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