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JESI Consulta donne, l’Udi: «Ci sentiamo estranee»

comune di jesi

Anche la rete de “Le ragazze sono in giro” sull’organismo di cui il Comune si sta dotando: «Non se ne comprendono ruolo e finalità»

JESI, 30 novembre 2020 – L’Udi di Jesi e la reteLe ragazze sono in giro” esprimono perplessità in merito alla nascita della “Consulta per le donne e per le pari opportunità“, organismo sul quale si parlerà in oggi in Consiglio comunale, all’ordine del giorno infatti c’è il regolamento.

Le due realtà femministe cittadine fanno sapere di non riconoscersi e che fanno «fatica a comprenderne la funzione».

«Il ritratto che si delinea nella Consulta che sta per prendere forma è difatti “altro” dall’organismo inizialmente pensato dal gruppo di lavoro del Coordinamento donne, di concerto con l’assessora alle pari opportunità, un gruppo che è stato negli anni molto attivo e produttivo».

La bozza del regolamento aveva già fatto discutere lo scorso giugno in occasione di un incontro sul tema, avvenuto in maniera telematica.

Non un organismo autonomo delle donne ma «altro, così come evidente dalla composizione, da un organismo autonomo delle donne, che dovrebbe essere attento alle politiche di genere. La rimozione degli ostacoli formali per una perfetta parità di genere si invera anche a partire da una corretta postura linguistica, che non si esprime di certo in un riduttivo e denotativo “Consulta per le donne”. Le donne non hanno bisogno di altri che decidano “per” loro e ben più opportuno sarebbe stato dire Consulta “delle” donne. A questa nuova Consulta, di cui facciamo fatica a comprendere ruolo e finalità, ci sentiamo estranee, convinte che la battaglia per la parità di genere risieda nella rete delle donne e delle loro associazioni».

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(e.d.)

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