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Jesi Fumetti a Palazzo Bisaccioni, il maestro Kamimura con 50 opere inedite

Inaugura oggi la mostra di manga del grande artista giapponese per un totale di 60 opere, la maggior parte delle quali esposte per la prima volta a livello mondiale

Jesi – A Palazzo Bisaccioni si torna a parlare di fumetto grazie alla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Acca, accademia di Comics creatività e Arti visive Jesi e Paff! di Pordenone che presentano, a partire da oggi, una mostra di 60 opere del maestro di manga giapponese Kamimura Kazuo, 50 delle quali esposte per la prima volta a livello mondiale.

L’esposizione, a cura di Paolo La Marca, curatore anche della pubblicazione dell’opera di Kamimura in Italia, con la collaborazione di Alessio Trabacchini e Giovanni Nahmias, e il coordinamento di Roberto Gigli, è itinerante: la prima tappa è in programma dal 15 settembre al 19 novembre 2023 a Jesi, successivamente sarà riallestita al Paff! International Museum of Comic Art di Pordenone.

«Ormai da diversi anni collaboro con la figlia di Kamimura, sono anche traduttore delle opere di Kamimura in Italia – ha spiegato il curatore della mostra Paolo La Marca -, questa sinergia mi ha permesso di proporre le tavole inedite che la figlia ci ha prestato, alcune delle quali non sono state mai esposte nemmeno in Giappone».

«Così possiamo dare nuovamente vita ad opere che erano state dimenticate persino dall’editoria giapponese e rappresentano un modo per mostrare il percorso dell’artista dagli albori della sua carriera sino alla fase finale, dal ’70 all’85».

«L’evoluzione si vede in alcuni dettagli come nei visi e nella composizione delle tavole, si tratta di opere del periodo aureo che rappresentano le caratteristiche dello stile dell’autore e le diverse tecniche artistiche utilizzate dall’areografia, al chine, all’uso dei retini».

«Enorme è la differenza tra vedere un’opera originale e una stampata perché la resa su carta non è ottimale, soprattutto perché nelle riviste d’epoca i manga venivano pubblicati su carta riciclata o colorata. Negli originali invece emerge l’estrema perizia e l’abilità tecnica e artistica dell’autore, che nasce come grafico».

Pittore e grafico prima che fumettista, Kamimura (1940-1986) dedicava infatti grande attenzione all’equilibrio della composizione e alla cura del particolare, caratteristiche che rendono unico il suo approccio alla narrazione disegnata e particolarmente seducenti i suoi originali.

Kamimura Kazuo è considerato unanimemente uno dei grandi classici del Fumetto mondiale. Il suo disegno elegante ma mai superficialmente decorativo, unisce una profonda conoscenza della pittura classica giapponese, specialmente quella sviluppatasi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, con il dinamismo tipico dei manga.

«Il segno di Kamimura è colmo di sensualità – ha detto il co-curatore Giovanni Nahmias – perché capace di coinvolgere il lettore sul piano intimo dei sensi: ci fa provare dolore e piacere, ci fa sentire caldo e freddo, ci sorprende e ci placa, ci affama e ci appaga. Complice, rivelatorio. È struggente, sempre».

La mostra prevede anche lo svolgimento di workshop e approfondimenti, ad ingresso gratuito, sul tema del manga giapponese, che saranno proposti per tutto il periodo dell’esposizione. All’evento hanno collaborano anche quattro librerie della città nelle quali in queste settimane sarà possibile trovare uno spazio dedicato al grande maestro di manga giapponese con volumi di approfondimento sull’artista e sul tema: l’Ortolibreria, Gira & Volta, Incontri, Fumetti? che passione!!!

(foto in primo piano: Graziella Santinelli, Paolo La Marca, Paolo Morosetti, Roberto Gigli, Alessandro Trabacchini, Mauro Tarantino, Giovanni Nahmias).

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