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JESI IL RISPARMIO PRIMA DELL’EFFICENZA: I CITTADINI SEMPRE ALL’ULTIMO POSTO

JESI, 26 luglio 2018 – In uno dei pomeriggi scorsi (erano circa le 14,30) mi accingevo a fare il pisolino pomeridiano spettante ai pensionati quando, sul cortile di casa, sento arrivare una auto dalla quale scende una persona che infila nella cassetta della posta un po’ di corrispondenza per poi andarsene.

Scendo dalla stanza al primo piano ed esco per controllare che tipo di “posta” è arrivato a me e alla mia famiglia dopo settimane che non ricevevo nulla e trovo la sorpresa; piegate e pressate trovo 3 (tre) riviste e ben 7 (sette) lettere contenenti comunicazioni di vario genere, estratti conto, bollette elettrice, fatture del metano.

Non si sa quando questa corrispondenza è stata spedita; purtroppo il classico bollo di partenza non c’è più, come pure su questo tipo di corrispondenza non ci sono più i francobolli che un tempo il personale postale obliterava.

E non è tutto.

Non si sa neanche chi ha proceduto alla consegna di lettere e riviste, visto che le vecchie Poste Italiane hanno perso il monopolio del recapito scegliendo strade forse più redditizie come il settore risparmio.

Considerati i precedenti penso proprio che siano state le Poste a effettuare un servizio che una volta era il fiore all’occhiello del personale e della dirigenza; quest’ultima si vantava per la celerità della consegna e spronava il personale perché si riducessero al minimo i motivi che ostacolavano l’efficienza.

Oggi questa sensibilità pare scomparsa.

La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti; in città la corrispondenza viene recapitata  a giorni alterni, chi abita in periferia deve attendere in po’ di più e chi, come il sottoscritto, abita in campagna dovrà sperare che le bollette e le fatture arrivino un po’ prima della scadenza dei pagamenti.

sedulio brazzini

 

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