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JESI L’Annunciazione ritrovata: i segreti del dipinto firmato Lorenzo

In esposizione sino al 29 febbraio a Palazzo Bisaccioni

JESI, 8 febbraio 2020 – Seconda conferenza di approfondimento, ieri sera a Palazzo Bisaccioni, della mostra “La ferita tra umano e divino“.

mostra Carisj arte antica e contemporaneaL’Annunciazione ritrovata. Recupero di un dipinto su tavola datato 1592 e firmato Lorenzo” è stato il titolo dell’incontro che ha visto la restauratrice Melissa Ceriachi dialogare con Giulia Giulianelli, storica dell’arte e conservatrice del Museo Diocesano di Jesi.

«Oggetto della conferenza è stata la tavola recentemente restaurata dalla dottoressa Ceriachi di Moie, che è in mostra nella sede della Fondazione Carisj, in piazza Colocci, fino al 29 febbraio – spiega  Giulia Giulianelli – . Questa tavola rappresenta una bellissima annunciazione della fine del 1500: dal restauro sono emersi numerosi  particolari itneresssanti in particolare in merito all’artista che l’ha realizzata. La sua identità è sconosciuta, sappiamo che si chiama Lorenzo ma faremo tutte le ricerche necessarie per dargli un nome completo».

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Sara Tassi e Mauro Tarantino

«L’Annunciazione di Montecarotto ha richiesto un lavoro importante di restauro – ha aggiunto Melussa Ceriachi -. Abbiamo recuperato il colore originale ritrovando parte della firma dell’autore. Un dipinto di buona fattura: cercheremo di capire quale possa essere la bottega di provenienza».

L’esposizione a Palazzo Bisaccioni è organizzata della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con il Museo Diocesano, che hanno scelto il tema della ferita, proponendo un percorso espositivo che copre un arco cronologico ampio: dall’arte medievale a quella contemporanea, con opere di Francesco e Giuliano da Rimini, Nicola di Maestro Antonio, Lorenzo de Carris, Lucio Fontana, Alberto Burri, Maria Lai e Ettore Frani. Inaugurata il 30 novembre, la mostra è curata da Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria San Fedele di Milano e di Sara Tassi, storica dell’arte e conservatrice presso il Museo Diocesano di Jesi, A Palazzo Bisaccioni sino al 29 febbraio prossimo.

(e.d.)

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