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Cronaca

JESI Ospedale, quegli occhi che parlano: «Non dimenticheremo mai tutto questo»

In un grande pannello i volti dei sanitari coperti dalle mascherine, un dono del Centro culturale islamico Al Huda: «Profonda riconoscenza per i sacrifici fatti»

JESI, 4 giugno 2020 – Un pannello con i volti degli operatori sanitari, coperti dalle mascherine, è stato sistemato all’ingresso dell’ospedale “Carlo Urbani“.

Sono solo gli occhi che arrivano a chi guarda, occhi che hanno visto tanto, che sanno ricordare e raccontare.

El Anouar El Miloudi

Un dono del Centro culturale islamico Al Huda a nome di tutta la comunità islamica di Jesi che così «esprime un sentito ringraziamento per lo sforzo di medici, infermieri e personale sanitario» tutto, a dimostrazione della «profonda riconoscenza per i sacrifici fatti».

Al “Carlo Urbani” questa mattina a seguire l’installazione c’era il presidente di Al Huda, El Anouar El Miloudi il quale ha seguito la raccolta fondi che la comunità islamica di Jesi ha effettuato a favore dell’ospedale.

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El Anouar El Miloudi

I proventi raccolti e donati all’ospedale sono stati impiegati nella realizzazione del grande pannello, con i loghi dell’Asur e del Centro islamico, pannello che sarà ufficialmente inaugurato nei prossimi giorni.

«La pandemia Covid ha rivoluzionato ogni modalità di contatto interpersonale. Abbiamo però riscoperto una sorta di “linguaggio degli occhi“», si legge nel pannello che riporta gli occhi del personale, unica parte del volto visibile con la mascherina indossata.

E ancora: «Lavorando nei reparti covid siamo rimasti profondamente colpiti dalla bellezza di alcuni sguardi, di solito neanche considerati. Occhi scintillanti a inizio turno, leggermente più opachi al termine, sempre vivi e illuminati dall’entusiasmo di agire per il bene di chi spesso è terrorizzato dalla condizione che sta vivendo. Occhi talora anche abbelliti da un filo di trucco, a testimonianza che la vita, pur nel dramma, può e deve continuare».

«E sarà bello poter tornare a coniugare quegli sguardi con le persone a cui diregrazie per avermi confortato con la luminosità dei tuoi occhi“».

«Non dimenticheremo mai tutto questo», ospedale “Carlo Urbani” marzo 2020.

(e.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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