Segui QdM Notizie
;

Eventi

Jesi Pergolesi Spontini Festival, l’emozionante concerto jazz con Andrea Molinari

La soddisfazione del chitarrista jesino è quella che può avere un giovane al quale mancava di suonare le sue composizioni e non solo, nel tempio della lirica di casa sua, il Teatro Pergolesi

Jesi – Non serve essere necessariamente un esperto di jazz, così come di qualsiasi altro genere musicale, per uscire dal concerto del chitarrista Andrea Molinari e del suo gruppo, appena … gustato, e riconoscere, con te stesso e non solo, che hai ascoltato, e qualche volta sentito dentro, della vera musica.

Eseguita da artisti di grande rilievo del palcoscenico internazionale, in Italia ciascuno un mito del suo strumento e messi insieme, figuriamoci. Lo scenario è il prestigioso Pergolesi Spontini Festival.

La chicca?

E’ che il concerto, presentato da chi scrive, si è svolto all’interno del meraviglioso Teatro Pergolesi, che ormai da tempo – per iniziativa della Fondazione che lo presiede con Lucia Chiatti come direttore generale, Cristian Carrara come direttore artistico, del sindaco Lorenzo Fiordelmondo come presidente della Fondazione stessa, dell’assessore alla cultura Luca Brecciaroli e dei vari servizi competenti che gli si dedicano con profonda attenzione – ha allargato, per il Festival, i suoi orizzonti, i generi musicali e produzioni che hanno anche nel sociale un ulteriore punto di sviluppo.

Andrea Molinari, un giovane, jesino di nascita e subito salpato dal natio borgo selvaggio per imparare musica e approfondire, in giro per il mondo, la conoscenza e le possibilità delle capacità musicali sue e quelle che lo strumento gli può proporre volta per volta, ha più volte, durante il concerto, espresso il suo ringraziamento per questa grande occasione di suonare in un teatro che ha oltre duecento anni ed un’acustica invidiabile – non sempre i templi della lirica accolgono il jazz su due piedi – e soprattutto, eseguire, in prima mondiale, un suo arrangiamento, tratto dal quinto numero dei dodici in cui è strutturato lo Stabat Mater di Pergolesi, cioè il duetto “Quis est homo, qui non fleret”. 

“Il tema melodico è stato lavorato ed adattato con fedeltà, ed eseguito dai vocalizzi  della cantante e al fraseggio della tromba che spesso hanno proceduto affiancati di pari passo; l’articolato percorso è sfociato in un cadenzato, avvincente ad libitum da parte degli altri strumenti”, come ha scritto Libero Farné, della prestigiosa rivista Allaboutjazz

Molinari ha perfezionato gli studi presso il Conservatorio Royal de Bruxelles e durante due soggiorni a New York ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con alcuni dei più influenti esponenti della scena jazzistica americana. E di esibirsi in importanti Jazz Festival, Teatri e Jazz Club in Europa, in Asia e negli Stati Uniti e ha collaborato con musicisti di fama internazionale. 

2023_09_02 Andrea Molinari 51 (117)
2023_09_02 Andrea Molinari 51 (240)
2023_09_02 Andrea Molinari 51 (288)
2023_09_02 Andrea Molinari 51 (222)
2023_09_02 Andrea Molinari 51 (186)
C 2023_09_02 Andrea Molinari 51 (31)
b 2023_09_02 Andrea Molinari 51 (217)
A 2023_09_02 Andrea Molinari 51 (197)
previous arrow
next arrow
Shadow

Il suo album d’esordio – L’era dell’Acquario – feat. Logan Richardson (straordinario sax alto) – ha riscosso numerosi apprezzamenti da pubblico, critica e colleghi.

Per Ropeadope Records è uscito sul mercato mondiale il suo nuovo disco, “51”, candidato in quattro categorie alla 62ª edizione dei Grammy Awards

E questo“Andrea Molinari/51”, è stato il titolo dello spettacolo al Pergolesi. Insieme a lui e alla sua chitarra, sul palcoscenico in apertura abbiamo ascoltato la straordinaria tromba di Alessandro Presti, Enrico Zanisi raffinato pianista, Matteo Bortone e il suo potente sound al contrabbasso, Enrico Morello e il suo autorevole ma moderato drumming alla batteria.  

Altri musicisti sono saliti sul treno del concerto in corsa. L’eccellente cantante Camilla Battaglia e il suo personale e dirompente timbro vocale e, altra sorpresa perché jesino, la virtuosa tromba di Giacomo Uncini.

Tutto questo pacchetto di artisti ha suscitato un coinvolgimento totale non appena entrati in linea coi i giri armonici di Andrea, che non è mai andato sopra le righe dimostrandosi anche ottimo arrangiatore oltre che compositore.  

La soddisfazione di Andrea Molinari, palpabile e ripetuta, è quella che può avere un giovane al quale mancava, a casa sua, cioè a Jesi, di suonare le sue composizioni e non solo, nel Teatro Pergolesi, tempio della lirica. Ora è successo, con la speranza che si possa aprire un’epoca fissa dedicata al jazz.  

(foto di Stefano Binci e Adriana Argalia)

© riproduzione riservata

News