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Cronaca

JESI RABBIA IN VIA GARIBALDI, LA BOMBA D’ACQUA PORTA A GALLA LA SCARSA MANUTENZIONE: CADITOIE SPORCHE E CONDOTTE PICCOLE

viagaribaldi1JESI, 6 agosto 2016  – Poteva andar peggio; la violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Vallesina nel tardo pomeriggio di ieri (5 agosto) ha fortunatamente provocato solo danni materiali, nessuno si è fatto male in conseguenza del forte vento o dell’eccezionale pioggia. Tantissime le chiamate di soccorso arrivate al centralino dei vigili del fuoco che però, nonostante tutta la buona volontà, hanno potuto fronteggiare solo gli episodi più pericolosi. Ecco la ragione del ritardo registrato dopo la chiamata inoltrata attorno alle ore 19 di ieri dai responsabili della farmacia Cerni, in via Garibaldi 80; a quell’ora i pompieri jesini erano impegnati nello spegnimento di un incendio sviluppatosi a Maiolati Spontini, in via dei Castelli. Qui, per cause ancora da accertare sono andati a fuoco mobili ed elettrodomestici che si trovavano nella cucina, al piano terra dell’abitazione; l’intenso fumo prodotto ha invaso le stanze del piano superiore  e questo ha costretto i 4 occupanti a trovare ospitalità in albergo.

Ma ritorniamo a quanto avvenuto in via Garibaldi dove, oltre alla farmacia anche alcuni appartamenti e depositi situati sotto il livello stradale sono rimasti allagati; tra questi anche la sede del Movimento 5 Stelle dove questa mattina (6 agosto) erano all’opera gruppi di volontari per tentare di salvare il salvabile. In questo locale l’acqua ha raggiunto e superato il mezzo metro d’altezza sommergendo mobili e arredi.

viagaribaldi2Come sia avvenuto un allagamento del genere è presto detto, almeno tre le cause: la fognatura di recente costruzione sarebbe di un diametro insufficiente per l’area (la sede del Movimento si trova in quel tratto di via Garibaldi che per oltre un anno è stata oggetto di lavori sia sui marciapiedi, così come sulla sede stradale); oltre a questo sono sotto accusa anche le caditoie, troppo piccole e prive di quella necessaria manutenzione e, soprattutto, periodica pulizia. E non è tutto. Secondo gli abitanti del posto il diametro della condotta non riuscirebbe a raccogliere tutta l’acqua piovana che vi ci si riversa. Ultima motivazione dell’allagamento dei locali a piano terra è che questi si trovano nella parte più bassa dell’intero tratto di strada, ben al di sotto del piano di transito della auto. Tutte queste ragioni stanno alla base del disastro lamentato dagli abitanti. È il caso di due anziane ultraottantenni alle quali un loro giovane congiunto residente in Svizzera, a Jesi per le vacanze, ha potuto dare assistenza.

IMG-20160805-WA0009Danni ingentissimi alla Farmacia dove i soccorsi dei pompieri sono potuti arrivare solo dopo le 22,40. In precedenza il personale si è adoperato per mettere in salvo quanto più materiale possibile e grazie al loro impegno questa mattina hanno potuto riaprire al pubblico. Come dicevamo, però, i danni sono tanti; innanzi tutto hanno dovuto “strappare” il rivestimento plastico del magazzino (stessa sorte subirà anche quello del negozio aperto al pubblico, completamente intriso d’acqua al punto tale che, passandoci sopra, si producono chiazze di liquido. In attesa dei pompieri il titolare della Farmacia ha richiesto l’intervento di una società di auto spurgo che ha liberato la struttura dall’acqua depositata, particolarmente abbondante nello scantinato dove erano conservate alcune scorte. L’allagamento ha provocato anche la disattivazione dell’impianto elettrico, rendendo pericolosi gli interventi da parte del personale. “Un fatto del genere – ci raccontano in farmacia – si era verificato oltre dieci anni or sono; anche in quell’occasione l’allagamento fu la conseguenza di un forte temporale e della cattiva manutenzione delle caditoie, otturate da foglie, aghi di pino e sporcizia in genere”.

IMG-20160805-WA0013La lunga serie di interventi da parte dei vigili del fuoco del distaccamento jesino era cominciata nel pomeriggio di ieri (ore 12,30) con l’incendio di una sterpaglia in via Piandelmedico; alle ore 17 gli stessi uomini sono intervenuti in Piazza Malpighi per rimuovere una pianta pericolante. Abbiamo già detto dell’incendio dell’appartamento a Maiolati al quale ha fatto seguito l’allagamento del sottopasso di via Marconi (20,10) la rimozione di un albero in via Ferretti (20,15). Curioso quanto avvenuto  in un campo di via Acquasanta; qui uno delle centinaia di fulmini caduti sul territorio ha colpito un ammasso di balle di paglia appiccando il fuoco a quella posta in alto. Per non farsi mancare nulla i Pompieri sono stati chiamati anche per rimuovere gli automezzi coinvolti nell’incidente avvenuto poco prima delle 22,30 all’incrocio tra via San Francesco e via Paladini. Allagamenti che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco si sono registrati al numero 1 di via S. Francesco, al numero 5 di via Monte Tabor ed in altri siti; la caduta alberi o la rimozione di rami e piante pericolose hanno interessato le vie Minonna, Barcaglione, Grancetta, la località anconetana di Sappanico. Insomma, per i pompieri è stata una giornata da “bollino nero”, così come da dimenticare la giornata vissuta da alcuni cittadini della zona di via Garibaldi che sperano nell’interessamento del Comune per risolvere i problemi.

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