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Cronaca

Jesi Rifiuti abbandonati, non solo inciviltà e isole smart piene…

Oltre all’assenza di senso civico di alcuni, alla poca capienza, alla mancata raccolta domenicale, non va esclusa la presenza di locazioni irregolari, e poi c’è anche chi va a caccia di cibo

Jesi – Altro weekend di ordinario abbandono selvaggio di rifiuti nel centro storico. La zona antica della città, per intendersi quella dentro le mura storiche, come ogni fine settimana si è riempita di sacchi abbandonati fuori dagli appositi contenitori.

Diciamolo subito, a scanso di equivoci: la differenza la fanno l’educazione ed il senso civico. Se queste prerogative vengono a mancare, bisognerebbe andare a monte del problema, dalla famiglia che non ha impartito la giusta creanza, alla scuola in cui ormai l’insegnamento dell’educazione civica è abolito (a torto!) da anni.

Detto questo, vanno fatte comunque alcune valutazioni. Ormai è chiaro che la problematica non dipende solo dalla difficoltà nell’utilizzare le nuove isole smart (anche perchè in alcuni dei punti incriminati, queste sono state piazzate da anni) o dalla loro capienza non sconfinata. L’utilizzo dei bidoni marroni, infatti, che si aprono con lettura elettronica del codice fiscale o dell’apposito QR code, sono ormai stati digeriti dalla cittadinanza, anche quella meno giovane.

Vero è che nei fine settimana, con la mancanza del giro di raccolta domenicale, i contanier si riempiono velocemente perchè poco capienti, costringendo i residenti a riportare a casa i propri sacchi, in attesa che venga effettuato lo svuotamento del lunedì. Qualcun altro, invece, sfidando la possibile presenza di fototrappole sotto il controllo della Polizia Locale, preferisce abbandonarli fuori.

La municipalizzata JesiServizi, in accordo con l’Amministrazione comunale, ha annunciato a breve la creazione di una graduatoria dalla quale reperire dalle 8 alle 10 nuove figure professionali per aumentare i turni di raccolta ed estenderli ai fine settimana.

Tuttavia, tutto ciò non basta per giustificare il fenomeno dei “weekend della spazzatura” a Jesi. Queste casistiche, infatti, si continuano a verificare quasi esclusivamente in centro storico, mentre è difficile vedere le stesse scene che continuamente sono foto documentate in prossimità degli altri punti di raccolta smart della città.

Perchè? Evidentemente ci sono delle concause.

Una di queste, stando anche a molti commenti che si sono letti su alcuni gruppi tematici nei social network, potrebbe essere quella legata all’esistenza del fenomeno degli affitti non dichiarati. Questo comporterebbe, a prescindere dal comportamento più o meno virtuoso dei cittadini e al riempimento troppo rapido dei container elettronici, una impossibilità nell’utilizzarli.

Difatti, chi non ha un regolare contratto di affitto non è probabilmente disposto a utilizzare il codice fiscale per l’apertura dell’isola smart, per non essere tracciato a conferire immondizia in un punto dove ufficialmente non risiede. Tantomeno può recarsi in Comune per avere le apposite buste per la differenziata con il QR code.

Jesi / Rifiuti abbandonati, non solo inciviltà e isole smart piene...

Inoltre, è un dato di fatto che all’interno delle mura, molti residenti, anche regolari, sono di origine straniera e magari bisognerebbe porre in atto iniziative volte a poterli sensibilizzare e, magari, aiutare a una presa di coscienza della raccolta differenziata e del relativo conferimento, al quale non sono abituati.

Per chi affitta in maniera non regolare, invece, un deterrente potrebbero essere proprio le fototrappole, attraverso le quali si potrebbe risalire, oltre che al trasgressore che abbandona i sacchi fuori dai contenitori perchè non ha i mezzi per aprirli, anche a chi gli mette irregolarmente a disposizione una locazione. Insomma: i classici due piccioni con una fava.

Jesi / Rifiuti abbandonati, non solo inciviltà e isole smart piene...

Speriamo che questo avvenga perchè la maggioranza dei residenti del centro storico che, oltre a pagare la Tari (la Tassa sui Rifiuti con cui i cittadini finanziano i costi del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura) e a differenziare e smaltire correttamente i propri rifiuti, si trova a fare lo slalom tra i sacchi abbandonati e camminare in mezzo ai topi e alle pantegane che banchettano (foto in primo piano).

(tutte le foto inserite nell’articolo sono state scattate domenica 17 marzo, la foto in primo piano è del Comitato abitanti centro storico Jesi)

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