Opinioni
JESI Spostamento fontana: Jesi in Comune e Pd, appello per il referendum
28 Novembre 2020
Nel Consiglio comunale di lunedì la proposta di consultazione popolare: «Quanto interessa a questa Amministrazione il confronto con i cittadini e le cittadine?»
JESI, 28 novembre 2020 – Lunedì 30 novembre in Consiglio comunale discuteremo la proposta referendaria congiunta di Jesi in Comune e Pd sullo spostamento della fontana dei leoni perché siano le jesine e gli jesini a decidere il futuro di due delle maggiori piazze della città.
E subito dopo la Giunta presenterà un atto di indirizzo con i pareri dei due professionisti incaricati, tra cui quello della scacchiera in piazza Federico II, per procedere all’accettazione del lascito di Cassio Morosetti.
Chissà come voteranno i consiglieri e le consigliere di maggioranza liberi, stavolta, dal vincolo di mandato sottoscritto, rispetto alla proposta di referendum?
L’aver previsto al punto subito successivo lo spostamento della fontana che sarebbe proprio l’oggetto del referendum e la conferenza stampa indetta qualche giorno fa dal Sindaco per dettare la linea non ci lasciano ben sperare…
Ma i dubbi veri rispetto allo spostamento della fontana non sono stati sciolti: quali possono essere le conseguenze giuridiche di quel “per sempre“ voluto da Morosetti? Può inficiare la validità della disposizione testamentaria? Può davvero vincolare anche le Amministrazioni future? E che succede se la Soprintendenza, che non ha ancora espresso il suo parere, dovesse avere delle riserve sullo spostamento?
Insomma, la questione oramai nota e dibattuta da tutta la città sta prendendo una brutta piega, tra la farsa (l’incarico di approfondimento tecnico è stato conferito a un architetto che si era già precedentemente espresso pubblicamente in un incontro organizzato dalla stessa Amministrazione comunale) ed il grottesco (un’intera Amministrazione sorda alle richieste della città, arroccata nel palazzo, che darà l’ok alla richieste di un ricco nostalgico solo per accaparrarsi il bottino del “resto”).
Il voto di lunedì parlerà chiaro e ci dirà quanto interessa a questa Amministrazione il confronto con i cittadini e le cittadine di Jesi.
Il Partito Democratico
Alla vigilia del Consiglio comunale che prenderà in esame la nostra proposta di indizione di referendum popolare avente ad oggetto lo spostamento della fontana ed obelisco da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, riaffermiamo l’importanza che la consultazione abbia luogo e che il Consiglio comunale di Jesi sappia dare concorde concretezza a questo ineludibile passaggio democratico.
Il Consiglio comunale, infatti, approvando la proposta di referendum consultivo, permetterebbe di dare immediata speditezza all’iter procedurale previsto dallo Statuto, creando anche le condizioni ottimali per chiedere il fondamentale parere degli Jesini ed adeguarlo alle circostanze che dovessero emergere.
La modifica del tratto identitario delle nostre due piazze, due luoghi pubblici centrali ed importanti per socialità ed ubicazione, ad oggi richiesto dal solo Cassio Morosetti, non può in alcun modo prescindere anche dal consenso di tutti i cittadini di Jesi.
La questione non può essere letta in una chiave solo economica.
Se a determinare lo spostamento fossero in effetti mere esigenze di bilancio, dovremmo necessariamente preoccuparci delle economie e della capacità di spesa del nostro Comune. Riteniamo, invece, che alla base della questione, posta da Morosetti, debbano risiedere una valutazione ed una risposta da parte degli jesini.
Solo dopo e solo nel caso la città dovesse aderire al desiderio espresso dal solo testore, potrà prendere forma una visione prospettica diversa del nostro attuale centro storico. In caso contrario, la fontana dei leoni e l’obelisco, dovranno rimanere li dove sono adesso.
Ci appelliamo pertanto al libero convincimento ed alla responsabilità di tutti i Consiglieri comunali di Jesi affinchè l’avanzata proposta di referendum consultivo venga unanimemente accolta.
Stefano Bornigia
Segretario Partito Democratico Jesi
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