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Cronaca

Jesi Trafugati mattoni dalle mura del 1200 a Porta Valle

Pezzo dopo pezzo ne sono stati staccati e portati via oltre trenta, ma chi se n’è impossessato potrebbe aver preso una cantonata: resta, in quel punto, lo stato di degrado

Jesi – Non sarà certo il Sacco di Roma ma quello che sta accadendo in uno dei pochi tratti di mura romane rimaste intatte della fortificazione che cinge il centro di Jesi, è sicuro una cosa deprecabile.

Negli ultimi mesi, infatti, qualcuno ha pensato bene di trafugare prezzo pezzo alcune pianelle, una trentina, che si trovano nel lato più alto della mura, che corrono parallele a via San Marino, ovvero la viuzza in salita (percorribile in auto solo da chi è in possesso del permesso da Ztl San Pietro) che sbocca in Piazza Baccio Pontelli.

Quel tratto di rovine, grazie alla strada che sale lungo la piazzola (sotto la quale c’era la Fonte di Porta Valle interrata nel 1971 e oggi utilizzata dai residenti come parcheggio), è facilmente raggiungibile a piedi e risulta abbastanza coperto da occhi indiscreti.

Pertanto, un punto favorevole per i provetti Arsenio Lupin che hanno pensato bene di trafugare le pianelle.

Stando al parere di alcuni residenti della zona, però, il bottino dei trafugatori di reperti non sarebbe poi così prezioso, dato che si potrebbe trattare di mattoni non riconducibili né al primo periodo di costruzione risalente al 1200, né alle successive modifiche effettuate nel 1600, ovvero quando fu eretta l’attuale porta (allora detta Porta Pesa) con torrione soprastante, al fine di inglobare la sorgente d’acqua antistante utile alla città in caso di assedi prolungati.

Insomma, semplici pianelle di cotto, vecchie di appena qualche decennio, murate sopra i veri laterizi romani per evitare infiltrazioni.

Che i mattoni trafugati siano originari o no, va ammesso che quel bel tratto di mura è da troppo tempo lasciato in uno stato che non merita: in un contesto adibito a parcheggio, senza pavimentazione a terra (dove c’è ghiaia di riporto spesso disseminata da escrementi di cane) e con le piante infestanti che stanno aggredendo dei tratti rilevanti.

Quei resti delle mura del XIII secolo, così ben conservate, potrebbero essere un suggestivo biglietto da visita per i gruppi di visitatori che, dopo essere scesi dai bus turistici alla adiacente stazione delle corriere, entrano da Porta Valle per un tour turistico nelle vie del centro storico.

Ma quello che si trovano davanti, per ora, non è un bel vedere.

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