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Cronaca

LA LETTERA “LA DE.CO. È ILLEGITTIMA. COLOSSALE FIGURACCIA DELL’AMMINISTRAZIONE CERIONI”

CUPRA MONTANA, 23 settembre 2015 – L’Amministrazione Comunale ha annunciato la nascita della Denominazione Comunale per il vino di Cupramontana, aggiungendo che “ogni bottiglia prodotta a Cupramontana vestirà quindi un collarino identificativo con il marchio del nostro Comune”. Ora qualcuno si è accorto, dopo che noi lo sosteniamo da anni, che queste denominazioni comunali non solo non portano alcun vantaggio né ai produttori né ai consumatori, ma addirittura sono ILLEGITTIME. Ad affermare ciò è il presidente di FederDoc (la Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini
Italiani) che ha già provveduto a inviare un atto di significazione e diffida indirizzato al Comune di Cupramontana nella figura del Sindaco, all’ICQRF (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi), al Dipartimento delle Politiche Competitive, alla Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, sottolineando la palese illegittimità dell’iniziativa.
Con la De.Co. tanto cara al Sindaco il nostro vino non potrà più chiamarsi VERDICCHIO ma sarebbe nella migliore delle ipotesi declassato a semplice vino generico, senza nessuna garanzia di qualità visto che finirebbe al di fuori di qualsiasi disciplinare. L’Amministrazione Comunale, che in pompa magna aveva annunciato che “il Verdicchio di Cupramontana diventa De.Co.”, ha addirittura dovuto fare un comunicato per smentire l’utilizzo della parola Verdicchio, dicendo che il termine corretto non è Verdicchio ma vino.
Eppure Cupramontana ha l’orgoglio di ospitare aziende vitivinicole di altissimo livello che storicamente producono VERDICCHIO all’interno dei disciplinari sanciti dalla legge e che proprio con questi vini hanno ottenuto ed ottengono ogni anno premi di caratura nazionale ed internazionale. La qualità del VERDICCHIO prodotto sulle nostre colline è certificata e riconosciuta all’interno delle regole esistenti. A chi giova spendere soldi ed energie per creare un qualcosa come la De.Co. che anziché qualificare le nostre eccellenze, le declassa? Su che basi l’Amministrazione ha intrapreso tale strada?
Ci risulta che alcuni Enti preposti alla Tutela della Qualità e alla Repressione Frodi siano stati costretti a recarsi in Comune per prendere i dovuti provvedimenti. Purtroppo non ci è dato sapere che cosa sia accaduto nel dettaglio, vista l’assoluta mancanza di trasparenza che regna in Comune nei confronti dei nostri Consiglieri Comunali. Resta il fatto che il silenzio dell’Amministrazione è vergognoso.
Faremo luce sulla questione e non faremo sconti. Se la De.Co. è un’iniziativa illegittima chi ha speso i soldi dei Cuprensi per metterla in piedi (manifesti, eventi, collarini, etichette, loghi) dovrà restituirli per intero, salvo quantificare i maggiori danni che ricadranno sul nostro Comune e sulle nostre attività.
Anche la De.Co sull’olio, già presentata dal Comune, è illegittima. Da valutare inoltre la validità delle altre De.Co. Certo è che in questa vicenda l’incapacità, l’approssimazione, l’assurdità dell’Amministrazione Cerioni ha raggiunto vette imbarazzanti, rimediando una colossale figuraccia a livello nazionale di fronte alla quale soltanto chi non è in possesso di un minimo di amor proprio non si assumerebbe le proprie responsabilità compiendo i dovuti passi. Purtroppo insieme ai nostri Amministratori è anche il nostro territorio ad essere messo alla berlina e le nostre aziende a rischio. Se le gli Enti preposti non fossero intervenuti preventivamente per stoppare le scempiaggini del Sindaco, il primo Ottobre ogni bottiglia delle nostre aziende con il logo De.Co. sarebbe stata sequestrata e sarebbero state emesse le conseguenti sanzioni. Non ci sono più parole, l’incompetenza è assoluta. Bisogna mettere in atto ogni sforzo possibile affinché ad Amministrare Cupramontana siano persone competenti. Al più presto.
(Luca Stronati, gruppo consiliare SìAmo Cupra)

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