Attualità
Mergo Nell’80° della Liberazione una targa in memoria di Siro Zamberlan
Iniziativa promossa da Flavio Vai per ricordare il concittadino deportato nel campo di prigionia di Berlino Salzhof: il sindaco Luca Possanzini ha richiamato i valori di democrazia, libertà e pace

26 Aprile 2025
Mergo – Nel pomeriggio di ieri, venerdì 25 aprile, con la partecipazione di una nutrita folla di cittadini, si è tenuta la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione.
Alla presenza di autorità militari, del Commissariato di Polizia di Statodi Fabriano e della Stazione Carabinieri di Castelplanio, religiose, don Michele Giorgi, e civili, rappresentanti dei limitrofi Comuni di Serra San Quirico e Rosora, è stata deposta una corona di alloro presso il Monumento ai Caduti.
Dopo la benedizione della corona, il Sindaco Luca Possanzini ha tenuto un discorso incentrato sui valori di democrazia, libertà e pace alla base della ricorrenza civile, evidenziandone il dovere di memoria e la necessità di trasmissione alle più giovani generazioni.
Sono seguiti gli interventi di Riccardo D’Orazio in rappresentanza del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e del Presidente Emore Costantini della locale sede dell’Anpi.
L’iniziativa si è poi trasferita nel centro storico del paese, dove è stata inaugurata una targa commemorativa apposta presso l’abitazione del concittadino Siro Zamberlan, deportato nel campo di prigionia tedesco di Berlino Salzhof. La targa rende onore e omaggio alla memoria dei 650mila Imi (Internati militari italiani) che “rifiutarono l’ultima stagione del fascismo e in 50.000 morirono di fame, bombardamenti e fucilazioni”.
Il cittadino mergano Flavio Vai, promotore dell’installazione della targa, ha condiviso una ricostruzione della vicenda, che si inserisce nel vasto ambito della caduta del fascismo e dei movimenti di Resistenza all’occupazione nazista.
Su questo tema, a conclusione della giornata, presso i locali della biblioteca comunale è stato presentato al pubblico il volume di Virginio Villani “Da Ancona Villarey a Berlino Salzhof. Storia e storie di militari marchigiani in un lager nazista 1943-1945”, a cura dell’autore stesso.
Le iniziative sono state accompagnate dalla musica del violinista Damian Zantedeschi, che ha interpretato al violino elettrico l’Inno Nazionale, Bella Ciao e Blowin’ in the wind.
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