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Cronaca

Monsano Malore improvviso, giovane muore sotto gli occhi del padre

Giorno per giorno il genitore si prendeva cura di quel figlio che era dolce e buono anche se la malattia lo aveva minato, poi ieri la situazione è precipitata

Monsano – Il padre lo ha visto sofferente, in preda a dolori lancinanti e ha telefonato, disperato, al 118 ma quando gli operatori sanitari sono giunti all’interno del piccolo appartamento di Monsano, per il 29enne di origine nigeriana, non c’era purtroppo più nulla da fare.

Se n’è andato così, sotto gli occhi del padre, un ragazzo al quale la vita aveva già riservato ferite e dolori profondi e un destino avverso: il giovane africano, infatti, era affetto da una grave forma di autismo ed era per questo sottoposto a cure e attenzioni da parte degli operatori sanitari dell’Azienda sanitaria territoriale.

Da sei mesi padre e figlio vivevano in un piccolo bilocale preso in affitto. Erano da soli in casa e il papà, amorevolmente, si prendeva cura giorno per giorno del figlio malato di sindrome autistica, che era dolce e buono anche se la malattia lo aveva minato irrimediabilmente. Ieri mattina, purtroppo, la situazione è precipitata.

Erano all’incirca le 9 quando il padre ha sentito il figlio lamentarsi e lo ha visto contorcersi dal forte dolore: probabilmente, durante il sonno il giovane nigeriano era stato colpito da un infarto.

Il papà ha subito telefonato al 118 ma quando medici e operatori sanitari sono giunti nel piccolo appartamento non hanno potuto far altro che constatare la morte del ragazzo.

La notizia ha rapidamente fatto il giro del paese e ha destato dolore e sconcerto nella comunità di Monsano.

«Sono brave persone – dice il sindaco Roberto Campelli – e la morte del giovane addolora tutti moltissimo. Erano giunti in paese circa sei mesi fa da Fermo, dove il ragazzo era ricoverato in una struttura.

Il padre non poteva lavorare perché si prendeva cura in modo amorevole e continuo del figlio autistico, così come il personale socio sanitario dell’Ast che lo aveva in cura.

Talvolta, nei giorni di bel tempo, padre e figlio uscivano di casa per una passeggiata in paese ed erano benvoluti da tutti».

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