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Regione Impegno bipartisan contro la violenza di genere

Risoluzione approvata all’unanimità, le dichiarazioni delle consigliere leghiste Monica Acciarri, Lindita Elezi, Simona Lupini, Anna Menghi e della dem Manuela Bora

Ancona – L’assemblea legislativa delle Marche ha approvato all’unanimità una risoluzione per mettere in campo azioni concrete volte alla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.

Un lavoro congiunto dei vari gruppi consiliari, su una tematica importante e delicata che non ammette divisioni di sorta. La soddisfazione per il risultato finale ottenuto arriva dagli scranni della maggioranza come da quelli dell’opposizione.

La Lega

«I dati relativi alla violenza sulle donne, in crescita anche nelle Marche, ci impongono di agire come cittadini e come istituzioni lavorando sull’educazione al rispetto. Siamo orgogliose come donne e come Lega, forti anche del programma sperimentale “Educare alle Relazioni” avviato dal Ministro dell’Istruzione Valditara, di aver dato il nostro contributo sostanziale alla risoluzione approvata dal Consiglio regionale, che impegna la Regione ad avviare programmi e interventi per la prevenzione», dichiarano le consigliere della Lega Monica Acciarri, Lindita Elezi, Simona Lupini e Anna Menghi.

«Come Regione stiamo lavorando con gli assessori all’istruzione Chiara Biondi e alla sanità e sociale Filippo Saltamartini, che proprio recentemente ha stanziato ulteriori fondi, per implementare e supportare programmi e interventi. La risoluzione vuole rafforzare l’azione congiunta di prevenzione ribadendo il valore della sinergia educativa tra istituzioni, famiglia e scuola. Ora dobbiamo fare tesoro del dolore e dello sconcerto generati dagli episodi di femminicidio che non hanno risparmiato nemmeno le Marche con un unico obiettivo: sensibilizzare le nostre comunità, a partire dai giovani, al rispetto umano e sociale che è alla base di ogni convivenza che voglia dirsi civile».

Manuela Bora (Pd)

Parole chiare arrivano anche dalla consigliera del Partito democratico, Manuela Bora, anch’essa promotrice dell’iniziativa.

«Questa risoluzione è il frutto di un lavoro di confronto e dialogo molto impegnativo che si protrae da svariati mesi, un lavoro di cui sono molto orgogliosa perché ci ha permesso di ottenere un documento serio su temi che non possono e non devono mai essere divisivi ideologici. Riceviamo un segnale importante di concretezza e di reale volontà di cambiamento anche da parte della maggioranza che finalmente si assume formalmente un impegno importante davanti ai marchigiani. Vigileremo affinché la Giunta si attivi per recepire tutte le nostre richieste, e siamo pronti a intervenire, se e quando dovesse essere necessario».

Nello specifico, la risoluzione approvata impegna la Regione su diverse modalità di intervento:

Recepire le Linee Guida del Governo volte a sviluppare progetti di natura sperimentale che possano contribuire con best practices al percorso di cambiamento culturale nei confronti della gestione delle relazioni, valutandone l’efficacia al fine di un inserimento, in modo uniforme, sull’intero territorio nazionale, della materia dell’educazione all’emotività, all’affettività e alla sessualità all’interno della programmazione didattica delle scuole primarie e di quelle secondarie di primo e secondo grado effettuata da professionisti riconosciuti capaci di garantire un approccio laico alla materia.

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