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Sanità Saltamartini ha incontrato i precari di Torrette

Mobilitazione dei lavoratori dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, confronto con l’assessore sulla tutela dei diritti, la stabilizzazione e l’allungamento dei contratti

Ancona – Rivendicano la tutela dei diritti dei lavoratori, la stabilizzazione e l’allungamento dei contratti i precari dell’ospedale regionale di Torrette.

La proroga di quattro mesi – contratto in scadenza il 30 giugno per molti di loro – non è bastata a placare la protesta e una rappresentanza del personale sanitario, composto soprattutto da infermieri e Oss, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di Ancona, ha manifestato, venerdì mattina 16 giugno, in Regione chiedendo un confronto con l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, per avere ulteriori risposte. 

Saltamartini ha così incontrato i lavoratori sul Piazzale Loi di Palazzo Leopardi e ha ribadito l’impegno della Regione per la tutela dei lavoratori.

«La Regione – ha detto – ha fatto uno sforzo enorme dando un segnale inequivocabile, impiegando tutto quanto fosse possibile rispetto al tetto di spesa regionale per confermare i dipendenti dell’Aou delle Marche di Ancona».

«Naturalmente – ha continuato – relativamente al tema di tetto di spesa, lo ritengo anch’io incongruo ed è su questo che dobbiamo lavorare, senza però perdere di vista il fatto che c’è un impegno importante e significativo della Regione per garantire il posto di lavoro ai professionisti dell’Aou Marche. Rinnovare i contratti di quattro mesi in quattro mesi non significa la perdita del posto di lavoro. Rivolgo una rassicurazione e un invito a riflettere in tal senso».

«Abbiamo dato prova di questo impegno in molti modi – ha ribadito l’assessore -. Quando quattro mesi fa abbiamo chiesto al Governo l’aumento del compenso per prestazioni straordinarie per i medici e per gli infermieri siamo stati ascoltati e la legge è arrivata: dieci giorni fa è stato approvato il decreto legge grazie a cui le prestazioni aggiuntive di medici e infermieri sono remunerate con 100 euro l’ora per i primi e 50 per i secondi».  

«Penso che manifestare significhi esercitare un diritto da parte dei lavoratori e dei sindacati, come è sancito dalla Costituzione, però non considero giusto il dover denigrare la sanità pubblica. Voglio ricordare, a questo proposito che una settimana fa, nel corso della riunione tra tutti gli assessori regionali alla Sanità, le Marche sono state considerate una Regione benchmark in base ai dati raccolti e in virtù di ciò riceveranno un aumento dei premi del Fondo sanitario nazionale».


«E’ legittimo – ha concluso – che vi siano proteste o rivendicazioni però esorto i sindacati e i lavoratori alla coesione e all’unità, senza campanilismi per allontanare i conflitti».

Intanto è stato raggiunto in Regione l’accordo con le organizzazioni sindacali dell’area del comparto per la stabilizzazione dei precari covid. Per la dirigenza medica lo stesso accordo era stato raggiunto in data 14 giugno.

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