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Cronaca

Santa Maria Nuova Il Sindaco dopo l’accoltellamento: «Non voltiamoci dall’altra parte»

Alfredo Cesarini: «Da quattro anni rinnoviamo la richiesta di finanziamento per mettere altre telecamere, anche se sappiamo che non elimineranno il problema, l’ultima presentata il 27 marzo scorso, ma finora non ci sono stati mai assegnati fondi»

Santa Maria Nuova – In un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune, il sindaco Alfredo Cesarini ritorna sulla lite del giorno di Pasquetta (foto in primo piano la zona dello “scontro” a Collina) culminata con l’accoltellamento di un 13enne, poi ricoverato al Salesi di Ancona.

Dal post in questione, poi, «è stata eliminata la possibilità di fare commenti perché è giunto il momento dei fatti non delle chiacchiere!»

«Quando poi le ragazzate diventano qualcosa di più serio iniziano le preoccupazioni.
Sono anni – sottolinea il primo cittadino – che mi batto personalmente, con il supporto della intera Amministrazione comunale, per pretendere più rispetto delle regole nel nostro paese, ma puntualmente c’è stato sempre chi ha minimizzato, chi ha considerato certi comportamenti scorretti solo “ragazzate”, chi ha perfino messo contro di me la foto di Piazza Venezia (ricordiamocelo!)».

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«Ho sempre più spesso chiesto il supporto delle Forze dell’ordine per stroncare sul nascere certi comportamenti, qualcosa di più è stato fatto e le ringrazio, ma serve ancora più incisività con controlli mirati e mi auguro che dopo questo episodio quel qualcosa di più venga fatto. Sono quattro anni che rinnoviamo ogni anno la richiesta di finanziamento per mettere altre telecamere (anche se sappiamo che non elimineranno il problema) l’ultima presentata il 27 marzo scorso, ma finora non ci sono stati mai assegnati fondi, motivazione “siamo un paese sicuro” e lo siamo, ma ci sono segnali che ci preoccupano e che vorremmo sorvegliare».

«C’è una cosa che dipende da tutti noi, che dobbiamo fare ogni giorno, “difendere la legalità” – afferma Cesarini – partendo dalle piccole cose, dai nostri comportamenti quotidiani che iniziano dal parcheggio selvaggio, alla lattina o alla bottiglietta d’acqua o la carta delle patatine gettata a terra o abbandonata da qualche parte all’infuori che nel cestino. L’educazione inizia dall’esempio, ma non ho mai sentito un genitore riprendere il proprio figlio o prendere lui stesso la bottiglietta e portarla nel cestino quando questo non lo fa. Diversi di questi, invece, sono gli stessi che poi lamentano sui social che l’addetto non ha raccolto la lattina del figlio».

«Non ci dobbiamo ricordare del rispetto delle regole solo in occasione della ricorrenza della morte di Qualcuno passato suo malgrado alla storia, ma ogni giorno con i nostri comportamenti, nelle azioni quotidiane, iniziando dal rispetto delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine. Non è più tempo di pensare che questi siano problemi riservati al Comune, alla scuola o alle Forze dell’ordine… Impegniamoci tutti, non voltiamoci dall’altra parte, quando si vedono comportamenti scorretti chiamate il 112 e vedrete che usciremo da queste situazioni complicate che negli ultimi periodi ci stanno facendo preoccupare per i nostri figli e per i nostri nipoti. Si tratta, in fondo, di pochi ragazzi, pochi adolescenti che hanno bisogno di quell’aiuto che probabilmente non viene dato loro dalle famiglie».

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