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Senigallia Si spera in Ferragosto, la stagione di hotel e stabilimenti tra alti e bassi

C’è chi si dice sostanzialmente soddisfatto di come sta procedendo e chi invece mette in evidenza dati allarmanti e mostra preoccupazione per il futuro

Senigallia – Pareri discordanti sul turismo a Senigallia da parte degli operatori balneari e dei proprietari di hotel e stabilimenti. C’è chi si dice sostanzialmente soddisfatto di come sta procedendo la stagione e chi invece mette in evidenza dati allarmanti e mostra preoccupazione per il futuro.

La settimana di Ferragosto potrebbe mettere tutti d’accordo e tutti sperano che le presenze sul litorale e negli alberghi aumentino.

«Ma non è questa la settimana clou – dice Marco Manfredi, presidente dell’Associazione albergatori Senigallia Federalberghi – ci attendiamo molto da quella successiva, che va dal 15 al 23 agosto. Credo proprio che potremo lavorare bene fino al 26 agosto con le presenze che sono simili a quelle degli anni precedenti. A giugno i dati parlano di una perdita del 20% dei profitti degli hotel ma a luglio abbiamo recuperato».

Anche sul fatto che ad occhio sembra che ci sia meno gente in spiaggia, Manfredi nutre dubbi e non si mostra d’accordo.

«Senigallia ha circa 14 chilometri di spiaggia e 18mila ombrelloni con 6.000 posti letto negli hotel, senza contare appartamenti, residence, campeggi, villaggi turistici. Non è più come in passato, la mentalità dei turisti è cambiata e molti privilegiano escursioni culturali e artistiche nel territorio, gite, giornate in piscina e quindi non ha molto senso parlare di spiaggia semi vuota. Senigallia ha sempre il suo fascino e gli eventi, come il Summer Jamboree, attirano molto».

Cristiano Curzi, titolare dei Bagni Cristina e rappresentante della Confartigianato invita tutti a una riflessione «perchè indubbiamente c’è meno gente rispetto al passato, quando dal 5 al 27 agosto c’era il pienone».

«Ora ci salvano gli stagionali – afferma Curzi – ma anche negli stabilimenti vicini al mio scorgo più di un ombrellone chiuso. Un altro termometro è quello degli affitti dei pedalò che sono crollati. La stagione in maggio e giugno si è aperta col maltempo e luglio è stato afoso. I fine settimana fanno registrare grande movimento ma nei giorni intermedi c’è poca gente segno che le famiglie hanno meno soldi da spendere. I proprietari di hotel e ristoranti dovrebbero fare una riflessione profonda mentre ai bagnini non si può rimproverare nulla, sono gli unici a lavorare praticamente sottoprezzo. Inoltre suggerisco di limitare alle 19.30 il pagamento dei parcheggi che ora è protratto fino alla mezzanotte».

Anche Alberto Tassi della Confesercenti sottolinea la crisi del turismo balneare e invita i politici a ripensare al turismo sulla costa adriatica.

«Come nell’anno delle mucillagini le nostre spiagge sono state praticamente estromesse dal mercato e allora occorre un inversione di tendenza».

Il sindaco Massimo Olivetti ammette che «ad inizio stagione temevamo molto che l’estate potesse risentire in negativo degli eventi alluvionali che hanno colpito i nostri territori e quelli dell’Emilia Romagna e per questo abbiamo cercato di rilanciare la stagione attraverso un incremento degli eventi e una maggiore diffusione dell’immagine della nostra città nei principali canali nazionali radiofonici e televisivi nonché sui social».

«Se a maggio e giugno la stagione è partita in sordina a causa del maltempo, con questa strategia abbiamo assistito a un buon incremento turistico nel periodo di luglio e agosto. Intensificheremo la presenza di eventi che attirino turisti anche fuori stagione».

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