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Cronaca

Jesi Luca Bernardi: a un anno dalla scomparsa l’uscita di “Scrinium” il libro inedito

I genitori Mario e Morena raccontano di lui, della sua vita, delle sue passioni e dell’ultimo romanzo che stava scrivendo prima della scomparsa

di Tiziana Fenucci
Il mio è un tappeto volante, non un letto! Con lui posso
raggiungere Alessandria d’Egitto, l’oasi di Siwa, le fondamenta
della Torre della Guardia. Posso parlare con la Grande
Quercia che profetizza nell’oracolo di Dodona, fare salti
nel tempo e nello spazio inseguendo lo Scrinium di Federico.
Eccolo il mio vantaggio! Voi vivete una vita sola, io, dal
mio tappeto volante, vivo tutte quelle che ho sognato.
Luca Bernardi

Sono le parole con cui si apre il nuovo romanzo di Luca Bernardi, Scrinium, un racconto inedito che stava portando a termine prima che le sue condizioni di salute si aggravassero. Ed è proprio dalla camera che ospitava quel tappeto volante, che i genitori Mario e Morena raccontano di lui, dei suoi sogni e di come abbia trovato nella scrittura la realizzazione artistica che desiderava.

«Luca era molto autonomo nella gestione delle sue faccende personali – racconta il papà Mario – era libero di scegliere e di prendere iniziative, di gestire da solo il lavoro di ricerca, di portare avanti le battaglie in cui credeva. Io sono stato il suo braccio operativo quello che arrivava fisicamente laddove il suo corpo non gli consentiva. Per il resto era molto riservato nel gestire la sua vita».

E la stanza dove ha vissuto per oltre 20 anni nel suo letto speciale è ancora carica della sua energia, dell’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto, della determinazione e del rispetto che mostrava per il prossimo e che gli altri hanno manifestato a lui.

«Luca lavorava con persone con cui poteva condividere i suoi sogni – ha detto la mamma Morena – chi lo circondava si prendeva cura di lui amorevolmente. Non ci aspettavamo che così tante persone ci fossero vicine nel momento della sua scomparsa». 

Per la città di Jesi Luca, infatti, era un modello da seguire: il suo spirito battagliero e integerrimo gli aveva fatto guadagnare il riconoscimento di cittadino onorario di Jesi, tante erano le persone che gli volevano bene e lo stimavano per le battaglie a sostegno dell’assistenza ai disabili sia per ottenere agevolazioni sui costi dell’energia elettrica per chi, come lui, era attaccato notte e giorno agli apparecchi medicali che consumano moltissimo.

«Con la scrittura Luca ha potuto realizzare nell’immaginazione il futuro che avrebbe voluto vivere», ha detto il papà Mario. 

Protagonista del nuovo libro, infatti, è Luca Pelago, il suo alter ego, un giovane brillante e aitante, grande appassionato di storia e studioso, che porta avanti un progetto di ricerca sull’antica storia di Jesi, durante il quale si innamora dell’affascinante Era e con lei condivide i viaggi e le avventure in cui questa ricerca li conduce.

La trama, scritta interamente da Luca, solo revisionata nella forma dallo scrittore Vittorio Graziosi, denota un intreccio carico di avventura e mistero, ai quali si aggiungono dati storici significativi, frutto delle ricerche di Luca, ed emergono le sue passioni per la cucina, il vino dei Castelli di Jesi e le tradizioni tipiche marchigiane.

La visita del Consiglio comunale in occasione della cittadinanza benemerita conferitagli

«Luca ha ereditato la passione per la cucina dalla bisnonna – ha detto la mamma – con la quale era solito preparare i piatti della tradizione, quando ancora da piccolo poteva muoversi e camminare».

La sua di storia è stata un percorso a ostacoli: a partire dall’età di 7 anni, quando ha cominciato a manifestare i primi sintomi della distrofia muscolare di Duchenne, progredita velocemente, costringendolo sulla sedia a rotelle a 9 anni, sul letto all’età di 12, a seguito di una grave crisi respiratoria in cui rischiò di perdere la vita.

Luca Bernardi con Marialuisa Quaglieri

«Vicende che lo hanno segnato profondamente ma gli hanno dato anche la grande carica e l’ottimismo con cui era solito coinvolgere chi gli stava intorno», ricorda Morena.

Il 9 aprile del 2009, in occasione della presentazione del suo primo libro Uno scrigno pieno di sogni, realizzato sempre in collaborazione con lo scrittore Vittorio Graziosi, una folla inaspettata ha invaso il teatro studio Valeria Moriconi per assistere all’evento, presentato da Giovanni Filosa, con la partecipazione di Alessandro Bergonzoni e Dante Ricci, evento a cui Luca aveva preso parte tramite webcam. A questa erano seguite le presentazioni alla Fiera del libro di Torino, ospite della Regione Marche, e nel secondo Comune di Kiev.

«Durante questi eventi Luca ha avuto la possibilità di entrare in contatto con un pubblico dal background diverso dal suo. – ha spiegato Vittorio Graziosi -. Il suo vantaggio era che ha sempre mantenuto una purezza di ideali che non consentiva compromessi e non è stata inquinata dal confronto con il mondo. Il volo e il sogno fanno parte della sua filosofia di vita e sono elementi che caratterizzano entrambi i suoi libri».

Adesso che Luca non c’è più, sono i genitori a farsi testimoni della sua grande determinazione, portando a compimento quest’ultima opera

L’uscita di Scrinium, edito da Res Humanae, è prevista prima di Natale.

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