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Ancona Polo intermodale Marche, firmata l’intesa per lo sviluppo

Porto, aeroporto e interporto come un unico hub, Francesco Acquaroli: «Infrastrutture centrali per lo sviluppo della regione che finalmente dialogano e lavorano in maniera integrata»

Ancona, 23 marzo 2023 – «Un dialogo costruttivo già avviato, che oggi si formalizza con l’istituzionalizzazione del Polo Intermodale e che si tradurrà in risultati concreti. Una connessione continua e sinergica tra realtà che lavorano a un obiettivo comune: lo sviluppo di un sistema intermodale a vantaggio di tutta la regione».

Così ha introdotto le finalità dell’intesa, sottoscritta questa mattina a Palazzo Raffaello, per lo sviluppo del Polo intermodale di Porto – Aeroporto – Interporto, il presidente Francesco Acquaroli insieme al presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico, Vincenzo Garofalo, l’Ad e direttore generale dell’Aeroporto delle Marche, Alexander D’Orsogna e il presidente di Interporto, Massimo Stronati.

«Questo tavolo di lavoro è attivo già da molti mesi – ha proseguito il presidente Acquaroli – anche con altri soggetti che in altre occasioni hanno partecipato, come Atim e la Camera di Commercio, all’ultima riunione abbiamo avuto l’importante presenza del viceministro Galeazzo Bignami e di Mercitalia. Stiamo ragionando sui metodi per lavorare in maniera sistematica allo sviluppo di questo asse, palesemente centrale e strategico per le Marche. Perché si tratta di dare un valore attrattivo e competitivo alla nostra regione presentandoci ai mercati con un progetto unico, un polo che lavora in maniera integrata. I vantaggi del lavoro sinergico tra Porto, Aeroporto e Interporto, tre realtà che sorgono a pochissimi chilometri di distanza, sono chiari a tutti. Quando sono arrivato a fine 2020 a Palazzo Raffaello – ha aggiunto il presidente Acquaroli – ho subito voluto verificare quale fosse la mole di scambi tra Porto di Ancona e Interporto e i rapporti di interconnessione con l’Aeroporto e ho constatato che erano minimali, in maniera incomprensibile. Da qui la ferma intenzione di invertire questa tendenza. Finalmente queste tre infrastrutture strategiche dialogano, e ci sono tutti i presupposti allo sviluppo, supportati anche dalla volontà del Ministero di agevolare questo percorso e sciogliere nodi decennali nella realizzazione di infrastrutture fondamentali. Ci sono forte volontà ed entusiasmo attorno a questo programma di sviluppo di cui potranno beneficiare certamente anche i privati e le imprese che ne usufruiranno».

«Lavorare insieme, Regione, aeroporto, interporto, porto – ha evidenziato Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale – vuol dire lavorare come sistema logistico interconnesso, con lo scopo di fornire un servizio al territorio, con ricadute positive sul tessuto produttivo e sulle comunità impegnandoci per ottenere il potenziamento di un risultato economico e sociale, grazie alle infrastrutture regionali, e di aumentare i livelli di competitività. La nascita del Polo Intermodale ha l’obiettivo di creare ulteriore valore aggiunto alle Marche».

«Nasce la nuova logistica e un modo di pensare comune – ha sottolineato il presidente di Interporto Massimo Stronati – e si crea la possibilità di dare voce ad un unico soggetto capace d’interloquire con gli stakeholder e in primis con lo stesso Governo e Ministero delle infrastrutture. Grazie alla Regione, infatti, si stanno sviluppando progettualità con accesso a fondi importanti che singolarmente non avremmo mai potuto perseguire. La nostra peculiarità di essere un hub unico che mette insieme tutti i trasporti e le infrastrutture potrà favorire per molto tempo uno sviluppo sostenibile. I soggetti seduti a questo tavolo, infatti, hanno già aperto una collaborazione di sinergie che devono viaggiare insieme e avere un unico obiettivo di sviluppo. Ringrazio il Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli per l’attenzione mostrata al tema e per aver svolto in tutta la vicenda il suo ruolo di guida in un settore cosí strategico per il nostro futuro.

Per Alexander D’Orsogna, Ad e direttore generale dell’Aeroporto delle Marche, si tratta di «un’opportunità unica che può diventare un laboratorio intermodale a livello nazionale e un modello da seguire. Ci siamo confrontati con il viceministro ai Trasporti Bignami e con Enac sul tema della riclassificazione di tutti gli aeroporti messi in rete, quello delle Marche anche in virtù di questa intesa è stato individuato per diventare il polo di riferimento del network dell’Italia centrale, sia sotto il profilo del traffico passeggeri che merci».

La finalità diretta prevista dall’intesa sottoscritta oggi è quella di rendere più competitivo e sostenibile l’utilizzo dei nodi intermodali delle Marche per il trasporto merci e passeggeri a livello nazionale e internazionale.

Le finalità indirette sono: aumentare la competitività del territorio regionale e delle imprese, aumentare l’occupazione e ridurre il carico inquinante collegato al trasporto merci e passeggeri.

La riduzione delle emissioni inquinanti è ottenuta grazie allo shift modale, nel caso delle merci, dalla strada alla ferrovia facendo leva sul sistema integrato porto-interporto e, nel caso delle persone, dal mezzo privato al Tpl e/o al minore utilizzo del mezzo motorizzato, nell’ambito delle varie combinazioni strada/mare/ferro/aria. L’impegno preso dagli Enti sottoscrittori è la costituzione di un gruppo di lavoro, coordinato dalla Regione Marche, che dovrà produrre un documento sulle principali linee di intervento, distinte tra merci e passeggeri, di carattere infrastrutturale fisica e/o digitale, gestionale, promozionale – compresi studi di fattibilità tecnica ed economica – volte allo sviluppo dell’intermodalità e dell’accessibilità alle tre infrastrutture porto, aeroporto e interporto.

E il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei progetti “By-pass ferroviario di Falconara Marittima”, “Comune di Ancona Lungomare Nord”, “Opere a supporto dello sviluppo aeroportuale”, “Nuovo collegamento tra la Ss 16 e il Porto di Ancona (Uscita a Nord)”, “potenziamento della linea trasversale appenninica Orte-Falconara”.

Nella stessa intesa si riconosce come prioritario finanziare e realizzare le grandi opere di connessione dei tre nodi intermodali con la rete ferroviaria e la grande viabilità stradale: ultimo miglio stradale del Porto di Ancona – nuovo collegamento veloce con la Ss16; potenziamento della connettività e dell’accessibilità dell’Aeroporto delle Marche; ultimo miglio e intermodalità: collegamento ferroviario merci del Porto di Ancona e dell’Interporto di Jesi.

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