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APIRO L’ATLETA DEL CUORE: RICCO PROGRAMMA DEL TEATRO MESTICA

Tanti i tasti che la rassegna si propone di toccare, riuscendo a farlo con grande abilità: il via sabato 26 ottobre con “L’Archivio delle anime. Amleto”

APIRO, 17 ottobre 2019 – “L’attore come atleta del cuore”: la citazione di Antonin Artaud dà il titolo alla stagione 2019-20 del Teatro Mestica.

Curato dalla compagnia Teatro di Onisio, il cartellone si propone anche quest’anno davvero ricco con film, teatro e workshop.

Dopo il successo della stagione dedicata alle scienze, questa volta tocca agli atleti del cuore: da Shakespeare a Fellini, passando per la guerra in Siria e la violenza di genere.

Sono tanti i tasti che la rassegna si propone di toccare, riuscendo a farlo con grande abilità.

«Artaud, padre fondatore del Teatro della Crudeltà, diceva che l’attore deve essere preparato fisicamente – spiega Fiorenza Montanari per la compagnia – ma anche emotivamente: è in scena con il proprio corpo ma soprattutto deve saper allenare i cuori degli spettatori. La stagione è quindi fatta di spettacoli su famosi atleti, come Mohamed Alì, ma anche metaforici come Fellini».

Il via sabato 26 ottobre alle 21 con “L’Archivio delle anime. Amleto” del Centro Teatrale Umbro per la regia di Massimiliano Donato.

Sabato 16 novembre va in scena “Woyzeck” del Teatro delle Temperie di Bologna, adattamento e regia di Andrea Lupo e Giovanni Dispenza con Camilla Ferrari e Michela Lo Preiato: una riflessione profonda sulla violenza contro le donne.

Spazio poi a Fellini: venerdì 22 novembre “Clowns” racconta il regista ai giorni nostri che si mette alla ricerca di vecchi clown per ascoltarne i ricordi.

Domenica 24 novembre ore 17 il Teatro Potlach di Rieti porta in scena “Circo Magico” per la regia di Pino di Buduo con Marcus Acauan, Zsofia Gulyas, Nathalie Mentha e Irene Rossi.

Il 14 dicembre sul palco del Mestica arriva una novità firmata Teatro di Onisio: “No place like home”, regia di Fiorenza Montanari con Andrea Quatrini e Mattia Renzi.

«Come il tornado che colpì la fattoria di Dorothy nel Mago di Oz, così la guerra ha colpito e continua a colpire la Siria da anni. La vita al di là del confine siriano per coloro che fuggono non è affatto colorata e fantastica come quella immaginata al di là dell’arcobaleno – spiega la regista – Se solo si potessero sbattere i tacchi di rubino e svegliarsi dall’incubo.No place like home” esplora questo conflitto, il caos da esso generato dentro e fuori dal Paese, attraverso le strazianti testimonianze raccolte da Laura Tangherlini e suo marito Marco Rò (che parteciperanno alla serata) durante il loro progetto benefico Matrimonio Siriano” a sostegno dei profughi siriani».

Teatro di OnisioVenerdì 10 gennaio tocca a “Riccardo III: un uomo, un re” (Regia di Al Pacino, 1996), sabato 25 gennaio a “Riccardo Perso” (Ippogrifo Produzioni, Verona) per la regia di Alberto Rizzi con Chiara Mascalzoni e Diego Faciotti, spettacolo finalista del Premio Cervi.

Domenica 9 febbraio andrà in scena “Goal” (Proscenio Teatro, Porto San Giorgio) per la regia di Stefano Tosoni con Luca Matricardi, sabato 29 febbraioCAssius X” (Groovin Brothers, Ancona) con Paolo “Swift” Carbonetti, Simone “Stritti” Micozzi, Nicola “Nick” Sabbatini, Giovanni “Brain” Galeazzi, Alessio “Kgi” Giaccaglia, Alessio “Alexee” D’Urso, Nicolas “Axel” Giaccaglia, Homar Perchiazzo, Marika Ubaldi, Fabrizio Marconi, Davide Boscarino.

Il 23 marzo sarà la volta di “Van Gogh, sulla soglia dell’eternità” (regia Julien Schnabel, 2018) e sabato 28 marzo a “Made in China” (Le Vie del Fool, Pisa) per la regia di Simone Perinelli con Claudia Marsicano e Simone Perinelli.

Chiudono la rassegna gli allievi della Scuola Media di Apiro con “Montalvello” venerdì 17 e sabato 18 aprile: il racconto dell’attacco nazifascista nella contrada di Apiro in occasione della 75° ricorrenza della strage, per la regia di Fiorenza Montanari.

La Scuola di Teatro di Onisio chiude il programma il 30 e il 31 maggio con “Primo”.

Eleonora Dottori

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