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Chiaravalle Senzatetto multato per i rifiuti gettati in un cestino

Marco non ha una casa e si era disfatto di in piccolo sacco di spazzatura, si è visto “recapitare” la sanzione di 150 euro

ChiaravalleMarco ha 60 anni e vive a Chiaravalle, dove tutti lo conoscono e molti, fortunatamente, gli vogliono bene.

E’ una persona molto dignitosa e rispettata nonostante la vita non sia stata affatto tenera con lui. Lo salutano tutti, quando lo incontrano per le strade della città, perché è sempre disponibile e alla mano.

Non chiede elemosine né favori. Non ha più una casa dove abitare, dopo che aveva risieduto in via Nazario Sauro e poi in via De Amicis. Viene ospitato talvolta da amici volenterosi e bisognosi come lui oppure dorme in un garage. Per aiutarlo alcuni cittadini solidali gli affidano lavoretti di pulizie e giardinaggio che lui svolge con certosina precisione e con tanta passione.

E’ anche molto presente in chiesa, nell’abbazia di Santa Maria in Castagnola, dove talvolta lo impegnano come aiutante e lui risponde sempre presente.

Marco dimostra meno dei suoi 60 anni, ha il viso pulito, magro,una chioma riccioluta e al collo porta un simbolo di pace. A suo modo assomiglia e incarna un Cristo che porta la croce, tutti i giorni, anche in questi di freddo pungente e pioggia battente.

Sui social è apparso di recente un accorato appello lanciato da qualche chiaravallese che lo conosce e gli è vicino: ci si chiede come aiutarlo e cosa possa fare il Comune per venirgli incontro e garantirgli un tetto e un pasto caldo. In tanti chiedono alle istituzioni un aiuto per Marco, conosciuto come un grande lavoratore sfortunato che vive in condizioni precarie.

«Ha bussato a mille porte – dice una donna che lo conosce bene – ma nessuno ha aperto o gli ha risposto».

«In qualche modo il Comune mi ha aiutato tempo fa – dice con un’ironia amara il sessantenne – infatti mi è stata recapitata una multa da ben 150 euro».

Che cosa è accaduto? Che grave errore ha commesso il sessantenne che vive in emergenza? Di quale nefandezza è accusato, tanto da affibbiargli una contravvenzione che per lui è pesantissima da sostenere?

«Io che non ho casa, ho gettato un piccolo sacco di spazzatura in uno dei cestini installati lungo i marciapiedi. Per scovarlo – continua malinconicamente Marco – il comandante della Municipale ha nascosto una telecamera e dalle immagini è stato visto che sono stato io il colpevole di un gesto che, però, non reputo nè sconsiderato nè criminale».

Marco non ha buttato i rifiuti per terra, alla rinfusa, come fanno in tanti, non si è sbarazzato di ingombranti e inquinanti sacchi di immondizia ai bordi delle strade chiaravallesi o sui terreni agricoli. Ha solo cercato di causare meno problemi a tutti e di disfarsi dei rifiuti in una maniera civile e senza causare danni a nessuno.

Per la Polizia Locale di Chiaravalle, però, non poteva farlo, perché i rifiuti vanno gettati nell’apposito cestino di casa propria.

Che lui non ha.

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