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Cingoli Serata Avis dedicata ai diciottenni

La presidente Floriana Crescimbeni e i membri del direttivo li hanno incontrati in un momento conviviale per far loro conoscere i valori sottesi alla donazione di sangue e coinvolgerli nell’associazione

Cingoli – In questi ultimi anni la sezione comunale Avis di Cingoli ha investito molte energie nella diffusione dei valori sottesi alla donazione del sangue tra i più giovani, con lo scopo di reclutare nuovi donatori e garantire il fisiologico rinnovamento dei volontari.


È dal 2011 che a ogni inizio d’autunno la presidente Floriana Crescimbeni e i membri del direttivo incontrano i diciottenni, coinvolgendoli in importanti riflessioni ma facendo anche assaporare loro, attraverso un momento conviviale, l’atmosfera familiare che si respira dentro l’associazione.

Venerdì 29 settembre scorso, nel ristorante Tetto delle Marche, il ruolo di padrona di casa è stato svolto dalla presidente che, insieme ad alcuni componenti del direttivo, ha accolto i giovani e li ha introdotti al senso della serata, facendo appello al loro essere giovani e per questo ancora più sensibili ai bisogni degli altri, ha poi ringraziato la professoressa Katia Bartolelli e altri docenti del Liceo Linguistico e Socio-Psico-Pedagogico, sezione associata al Liceo Classico Leopardi di Macerata, per il sostegno che da sempre danno all’iniziativa.

La presidente ha poi dato il benvenuto al sindaco Michele Vittori, presente nella duplice veste di amministratore, nella quale ha manifestato il proprio apprezzamento ai giovani cittadini e all’associazione e in qualità di volontario Avis, invitando tutti coloro che possono farlo a donare sangue.

Il dottor Marchegiani, ematologo e medico di grande esperienza e preparazione, ha affrontato la donazione di sangue dal punto di vista sociale, scientifico e medico, sottolineando come il sangue sia tanto impossibile da creare artificialmente quanto indispensabile per affrontare una serie di malattie ma anche interventi chirurgici o in caso di incidenti.

La presidente ha evidenziato come anche la prevenzione sia un aspetto che l’Avis cura con grande precisione: essere donatori significa infatti essere sottoposti a periodici controlli che verificano la salute del volontario e tutelano chi riceverà il sangue. Questo discorso è stato esemplificato in maniera vera e toccante dalla presenza di Gilberto e dalle parole di Tiziana.

Gilberto e Tiziana, marito e moglie, sono entrambi donatori e per questo vengono loro prescritte analisi ed esami cardiologici.
Durante l’ultimo elettrocardiogramma Gilberto ha evidenziato un problema, che è stato tempestivamente affrontato e risolto con un’operazione nel reparto di cardiochirurgia di Ancona.

Tutti i presenti, specialmente i ragazzi, sono stati colpiti dalle parole di Tiziana: «L’Avis ha salvato la vita di mio marito, un uomo sano e con uno stile di vita esemplare. La cardiopatia ischemica, malattia subdola perché asintomatica, aveva già provocato a Giberto un infartino e a breve si sarebbe presentato l’episodio fatale. Se non ci fosse stata l’Avis, se non gli avessero fatto questo banale elettrocardiogramma…».

L’appello di Tiziana e Gilberto ai ragazzi a diventare donatori ha il sapore della riconoscenza e della consapevolezza: la speranza di tutti è che questo invito venga accolto con entusiasmo e che la famiglia avisina cingolana si arricchisca ancora di nuovi giovani componenti, magari tutti quelli presenti nella bella foto di gruppo, che ha concluso questa serata ricca di emozioni e contenuti.

(foto di Francesco Cardarelli)

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