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Cronaca

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

SCRUPOLI DE COSCIENZA
gioia1Dice che me devo da’ ‘na regolata. Dice che così non va bene. Che non me posso sbraga’ in questa maniera. Che la roba zozza se lava in famiglia e non se dice, né tanto meno se scrive. Che bisogna che me rimetto in una carreggiata de austerità, altrimenti la gente pensa male. “Ma io vojo fa’ un sacco de soldi e compramme il jet privato pe’ gira’ il mondo…”. Pazienza. Il jet privato non te lo compri. E comincia a scrive cosette de spessore, tipo esegesi della critica della ragion pura e dintorni, ok?? Dice che è ora de mostra’ l’altra faccia del neurone sbronzo che alberga in me. È una faccia in ombra, nascosta molto, ma molto bene, ma dice che c’è. Se fischio e chiamo forte, un’eco de cellula nervosa semi-integra in letargo dal 1984 se risveglia e me risponde. Dice che è ora de fa’ basta co’ le cagate. Dice che se sta a vergogna’ a bestia. Che un donnino de un certo calibro non se scompone nte ‘sto modo becero….Dice che so’ la pecora nera del web. Che è ora che cresco e metto la testa a posto. Quale testa? Ecco, appunto. Dice che se non cambio registro, quattro sganassoni non me li leva nessuno. Chi è che dice tutte ‘ste cose? La coscienza mia. Ah perché ce l’ho anche io una coscienza?? …pare de sì. E quanto rompe i cojoni, eppò! Vaje a spiega’ che non sto a fa’ niente de male, che me sto solo a diverti’, che se fa pe’ scherza’, pe’ fasse du’ risate in compagnia…perché c’avemo tanto bisogno de faccele ‘ste du’ risate, senno’ ce attaccamo su….ma lei, mortacci sua, è intransigente. Non me ne lascia passa’ mezza. Hitler je fa un grandissimo baffo. C’ha un taccuino nero legato col cordoncino al collo, dove se segna tutte le mosse sbagliate che faccio e appena sgarro …“taaac”…riga orizzontale. Me aspetta al varco, tacchettando nervosamente col piedino sulla mattonella….“Allora….che vogliamo fare?? Vogliamo continuare ancora per molto a comportarci da imbecilli?? Eeeh???”….E io, orecchie molto basse, giro l’angolo e mi metto dietro la lavagna in punizione. Quindi oggi, raga’, bisogna che scrivo qualcosina de “serio”. Qualcosa de un pochetto intelligente. Dai, cercate de capimme, giusto un pochetto, quel tanto che basta per mette a tace’ ‘sta coscienza bastarda, così poi posso ricomincia’ a sparalle a zero. Dunque….vediamo…qualcosa de “un pochetto” intelligente…ummmh… (sto ragionando…adesso arrivo, eeh…)…allora vediamo….“La vispa Teresa avea tra l’erbetta al volo sorpresa gentil farfalletta”…no, dai, questa è ‘na tanaglia nei cogl …ops…scusate…niente parolacce oggi…questa “logora gli zebedei” (così va meglio?)….Allora, dai, troviamo qualcos’altro, orsù… (… … ….) > I puntini indicano una pausa di sospensione in cui nel silenzio (anche cerebrale) rimugino il da farsi (…) (…..) (……..). Ci sono. “Il Piemonte è una regione dell’Italia nord-occidentale con capoluogo Torino. Confina ad ovest con la Francia, a nord-ovest con la Valle d’Aosta, a nord con la Svizzera, ad est con la Lombardia, a sud-est con l’Emilia-Romagna e a sud con la Liguria”. Il Piemonte lo avevo portato all’esame di quinta elementare. Me lo ricordo bene quel giorno. La maestra mentre parlavo mi ha aggiustato i capelli con una forcina colorata. Mmmh. Interessante. Dai, cambiamo argomento. “Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Viene considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo “I promessi sposi”, caposaldo della letteratura italiana”. A me, comunque, ‘sto Alessandro Manzoni m’è parso sempre un grandissimo dispensatore de mattonellate nte le palle. Cioè, dai, ‘sti due ciambotti de promessi sposi che vagano in mezzo alla peste e alle suore de clausura non se reggono! Lorenzo – o come lo chiamavan tutti Renzo – e Lucia…sfigati come pochi!! Ma che storia è?? E poi, al solito, noi in Italia sempre indietro come amen: mentre Sandrone scriveva Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti… (cioè, alla prima riga, già sornacchi col mucciolo al naso!!) e se sposava con Enrichetta Blondel (un nome, un programma di euforia sessuale), Byron dall’Inghilterra diventava un eroe delle guerre di liberazione e scriveva il Don Giovanni. Cioè: eravamo indietro già nel 1800. Pensa un po’. Sì, però ade’ me so’ stufata de fa’ la seria, daai… Sarà abbastanza quello che ho scritto per venì considerata un pochetto intelligente?? Posso continua’ a getta’ sopra ‘sto pochetto vagonate de cretinaggine a nastri?? No, perché a me la cazzata me scappa de continuo…tipo la pipì…ce l’ho proprio lì, pronta all’uso. “Scusa, secondo te è troppo ampia questa mia scollatura? ” “Troppo ampia no, però ti si vedono i peli sul petto… ” “Peli sul petto?!? Ma io non ce l’ho i peli sul petto… ” “Ah no?!?! Beh…allora sì…È TROPPO AMPIA!! ”.Alessandro_Manzoni

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