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COTTO&MANGIATO La rubrica di Gioia Morici

LA VECCHIA CHE FA LA SPESA

L’ultimo stadio del ciclo evolutivo di una donna è rappresentato dalla vecchia che fa la spesa. Di una pericolosità altamente sottovalutata, la vecchia che fa la spesa è una piaga sociale che provoca blocchi al flusso dell’umanità, poiché staziona senza possibilità di scampo sui marciapiedi, in mezzo alla strada e naturalmente al supermercato dove è presente ad ogni ora del giorno e della notte. Munita di foulard a motivi floreali, una borsa in simil pelle con portafogli abbinato e un ombrello agganciato al braccio sinistro in caso piovesse, la vecchia crea code e ingorghi infiniti soprattutto per via della ingombrante presenza del suo fedele prolungamento fisiologico: il carrellino a due ruote. Quando la vecchia si ferma tra le corsie per analizzare un prodotto, parcheggia infatti il carrello orizzontalmente in modo da impedire il passaggio in entrambi i sensi di marcia. In questo modo riesce a bloccare lo sfortunato cliente di turno e farsi leggere gli ingredienti del prodotto che vuole acquistare. Per adempiere al compito principale di ogni sua giornata (fare la spesa), la vecchia si sveglia alle 4:00, si alza già vestita ed esce di casa. Prende l’autobus e scende alla prima fermata quindi percorre il resto della strada a piedi. Esattamente alle ore 5:00 la vecchia è già davanti alla porta scorrevole dell’ipermercato la cui apertura è prevista come ogni giorno alle ore 9:00. Alle 9:01, finalmente dentro all’esercizio, la vecchia inspiegabilmente rallenta tutte le sue funzioni vitali e rimane immobile tra le corsie in attesa di altre vecchie che fanno la spesa. Un po’ per ingannare il tempo e un po’ per fingere di essere al supermercato per effettiva necessità, la pensionata butta qualche prodotto a caso nel carrellino, quindi si dirige verso la tappa cruciale del suo itinerario commerciale ovvero il reparto macelleria, che lei ama sopra ogni cosa. Mentre il macellaio, che la avvista da lontano, ha già il dito pronto sull’allarme silenzioso per far intervenire le forze dell’ordine, la vecchia si piazza davanti al bancone e inizia a ispezionare la merce, compresi prezzi e ingredienti che peraltro conosce a memoria. Dodici ore più tardi una voce annuncia la chiusura del negozio: la vecchia a malincuore si fa incartare le mini porzioni di carne prescelte e si avvicina alla cassa. Un cliente in fila, mosso da immotivata compassione, in un atto di pura follia, la fa passare avanti. Quando la cassiera presenta lo scontrino, la vecchia si accorge che la tintura per capelli nero-pece non è in sconto come credeva e, sventolando un volantino vecchio di sei anni, richiede l’intervento immediato del direttore che, dopo un estenuante tira e molla di un’ora, le concede lo sconto dalla disperazione. La vecchia allora estrae il portamonete e inizia ad estinguere il debito di € 7.45 in comode rate da 1/2/5 centesimi al minuto. A questo punto il cliente che l’aveva fatta passare avanti si farà esplodere ingoiando un pacchetto di Mentos e una bottiglia di Coca Cola. Nel fuggi-fuggi generale la vecchia si dileguerà con la spesa, che naturalmente si farà rimborsare il giorno dopo perché ormai avariata.

Gioia Morici

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