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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

LA PATATA BOLLENTE

 

A gennaio, sapete com’è, in una specie di gara mondiale dell’utero, i giornali danno la notizia di chi ha partorito per prima. Beh, leggi qua, leggi di là, ho finito per scovare una storia che, ginecologicamente parlando, ha dell’incredibile: in Uganda, per la precisione a Kabimbiri, vive una donna, tale Mariam Nabatanzi, che alla soglia dei 40 anni ha già dato alla luce 44 bambini. Che tu ancor prima di cominciare l’articolo, ti chiedi: ma un preservativo, no? Oh, si vede che a questa le garba la famiglia numerosa perché le cose sono andate così: la signora ha sfornato i suoi primi figli, una coppia di gemelli, nel 1994, all’età di 13 anni, due anni dopo ha avuto tre gemelli, successivamente altri quattro gemelli e così via andare in fila per sei col resto di due. Per carità, ognuna con la sua patonza ci fa quello che le pare, ci mancherebbe. Però la domanda sorge spontanea: cammina ancora dritta ‘sta donna? No, dico, ce la fa a reggersi in piedi?? Perché io la sera, solo per rientrare dal centro commerciale, so’ sfinita…pensa se avevo fatto 44 figli! Ehi, non ho detto 4, né 10…ho detto 44! Ma ti immagini tornare all’ovile e trovare 44 creature (45 se ci mettiamo un consorte) che ti aspettano al varco? No, dico, sai che casino? Manco puoi chiuderti due minuti al cesso per avere un po’ di privacy, perché il cesso sarà costantemente occupato! E poi, scusate, se la matematica non è un’opinione, questa praticamente ha passato la vita a copulare. Mai un tentennamento ormonale o un giramento di coglioni che le abbia fatto dire: “Tesoro, stasera ho mal di testa”? Weh, ma siamo sicuri che appartenga alla razza umana? Considerando poi che è ancora in età fertile, è un attimo che la nidiata arriva a 50. Ma sul passaporto, alla voce segni particolari, che c’è scritto: “figa di ferro”? Sì, perché, o ce l’ha di ferro oppure è ridotta da far pietà. Spappolata, distrutta, kaput. Vabe’ che oggi, volendo, ci sono i restyling vaginali. Non lo sapete? Da qualche anno è partita ‘sta moda qua. C’è chi ristruttura la mansarda e chi si ristruttura la passera. Sì, insomma, certe donne se la fanno rimodellare, ringiovanire, restaurare. Vai a sapere, magari l’hanno usata troppo e sono emersi dei cedimenti strutturali. Che problema c’è? Un bel lifting e via. Chissà se, prima di procedere, hanno chiamato un architetto per un sopralluogo. “Il canterto lo buttiamo giù, qui lastrichiamo in cotto, questo lo lasciamo che è un muro portante”. Ma siamo sicuri che il marito, che di norma non si accorge manco se ti fai le meches viola, noti la differenza? A ‘sto punto, per essere certa di stupirlo, già che te la rifai, osa. Punta a qualcosa di nuovo. Una roba originale, all’avanguardia, che faccia capire che sei una femmina “avanti”. Che so, fattela orizzontale, tipo mangianastri. Oppure con l’apertura che si illumina di notte, così si trova facilmente la via. O magari a forma di porta con la scritta “Salve”, così lui si sente a casa. Se hai un ego particolarmente sviluppato, puoi scriverci “Salve regina mundi”, come la Madonna, oppure “Only the brave”, se intendi metterlo in guardia. Se poi vuoi strafare, piazzaci lì un bel “Lasciate ogni speranza, oh voi che entrate”, così fai pure una bella selezione all’ingresso. Della serie: “la cul…tura non è per tutti”.

Gioia Morici

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