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COVID-19 L’attività di tracciamento deve essere più veloce ed efficace

Per “Chiaravalle domani” il Dipartimento di prevenzione dell’Asur Marche va potenziato, questa è la risposta più efficace che si possa dare, oltre i vaccini, all’emergenza in corso

CHIARAVALLE, 9 dicembre 2021 – Da qualche settimana il numero dei contagi nelle Marche è tornato a salire in modo serio e costante: alla fine di ottobre il dato medio giornaliero calcolato sulla settimana era di poco inferiore ai 100 casi, negli ultimi 7 giorni questo dato è salito a 415.

In questa situazione, oltre che per evitare che i numeri crescano ancora, sono importanti alcuni fattori: la vaccinazione, il rispetto delle norme deliberate dal Governo nazionale e un monitoraggio costante dei casi di positività.


La velocità con cui sono tracciati i contatti di coloro che risultano positivi al tampone è fondamentale per contenere il contagio. Purtroppo si assiste ad un enorme affanno delle strutture chiamate ad effettuare questa tracciatura: possono passare anche 72 ore (in alcuni casi anche di più!) prima che un neo positivo venga contattato telefonicamente per effettuare tutte le verifiche necessarie per rintracciare i suoi contatti stretti nei giorni antecedenti la rilevazione della positività. E in queste 72 ore tante persone potenzialmente positive possono diventare fonte di contagio.


La causa di questo rallentamento nel contact tracing (questa la definizione tecnica) è causata essenzialmente dalla mancanza di personale. Questa notizia non può che preoccuparci, specie se consideriamo che stiamo entrando nella fase più critica e rischiosa per la diffusione del virus.


Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asur Marche va potenziato, questa è la risposta più efficace che si possa dare all’emergenza in corso (oltre alle vaccinazioni, naturalmente). La Regione Marche deve intervenire su tutto il territorio regionale e in particolare nell’area di Ancona, per evitare che questi ritardi diventino causa di una nuova emergenza.

I medici di medicina generale e di continuità assistenziale sono già impegnati a monitorare e trattare i sintomi dei loro assistiti con positività, e non dovrebbero pertanto sostituirsi al Dipartimento di Prevenzione nel comunicare isolamento e/o quarantena. I Comuni stanno facendo la loro parte: Chiaravalle ha dato un impulso alle vaccinazioni collaborando con l’Asur durante le tappe del camper vaccinale e soprattutto con la collaborazione dei medici di medicina generale, che hanno effettuato migliaia di vaccinazioni presso il punto vaccinale del Campo Boario che ospita anche la locale Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), costantemente impegnata nelle attività legate alla gestione dei pazienti Covid e sospetti Covid.

Se accanto a tutto questo ci fosse una attività di tracciamento più veloce ed efficace, che sia dotata del personale necessario per garantire un contact tracing entro almeno le 48 ore dalla rilevazione di un nuovo caso di positività, potremmo veramente riuscire a interrompere la catena dei contagi e a sperare di uscire da questa pandemia.

Gruppo consiliare Chiaravalle Domani

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