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Cupramontana Monumento dedicato alle vittime di via Fani: «Da oggi e per sempre»

Partecipata inaugurazione a conclusione degli eventi per il 50° anniversario di fondazione della locale sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri

Cupramontana – Si è concluso ieri il Raduno Interregionale Carabinieri, evento organizzato dalla locale sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri, Anc, in occasione del 50° di fondazione, con l’inaugurazione del monumento agli Eroi di via Fani alla presenza delle istituzioni, dei Sindaci della Vallesina e dei familiari delle vittime dei caduti, Domenico Ricci, Giulio Rivera.

Già sabato, al Teatro Concordia, la serata conclusasi con l’emozionante Inno di Mameli sulle note dalla Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma, 45 elementi diretti dal Maestro Maresciallo Maggiore Danilo di Silvestro.

Nella mattinata di ieri, dopo la messa celebrata da monsignor Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi, è stata deposta la corona d’alloro al monumento ai caduti sotto il loggiato comunale da dove è partito il corteo, preceduto dalla Fanfara, dalle Benemerite, dai labari delle varie sezioni Anc, dal coro dell’Ispettorato Anc Marche e dalla comunità in festa, che ha raggiunto via Ridolfi, nei pressi del nuovo plesso scolastico in costruzione, dove è stato inaugurato scoperto il Monumento dedicato agli Eroi di via Fani, vittime dell’agguato perpetrato dalla Brigate Rosse, il 16 marzo 1978, che portò al rapimento del presidente della Dc, Aldo Moro.

«Un angolo di Cupramontana dedicato alle vittime di via Fani, da oggi e per sempre – le parole de sindaco Enrico Giampieri -, uomini che hanno dato la loro vita per difendere Aldo Moro ma sopratutto per servire lo Stato. Il mio grazie va all’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo per aver, insieme all’Amministrazione comunal, lavorato per realizzare questo monumento»

Il generale Tito Baldo Honorati, Ispettore Anc per la Regione Marche, prendendo la parola ha ricordato l’episodio, soffermandosi sull’eroismo quotidiano dei militari.

La scelta non casuale del luogo e del suo posizionamento è stata una scelta voluta sia per la sua vicinanza al nuovo plesso scolastico che verrà inaugurato a breve, ma anche per la vicinanza agli impianti sportivi e alla palestra comunale, già intitolata al campione dello sport, il vice Brigadiere Salvo d’Acquisto, un modo per guardare e parlare alle nuove generazioni.

Uno sforzo organizzativo enorme quello messo in campo dai componenti della sezione della Capitale del Verdicchio, ma che sicuramente ha centrato l’obbiettivo, da un lato celebrare una ricorrenza e dall’altro sottolineare la continuità e la vicinanza tra l’Arma in congedo e quella attualmente in servizio.

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Il ringraziamento del Presidente della locale sezione, Sauro Bartoloni, è andato a tutti i presenti, dalle autorità civili e militari e alle tante sezioni che hanno partecipato.

«Questo momento non sia soltanto un ricordo, ma anche un monito alle attuali e nuove generazioni, questa pietra testimoni quanto duro e pesante sia stato quel periodo della nostra storia e quanto integro e forte sia l’impegno e il servizio di ogni Carabiniere d’Italia».

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