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DOMENICA SPORT UN TURNO DI CAMPIONATO DA LEONE O UN TURNO DA PECORA
11 Novembre 2016
di EVASIO SANTONI
JESI, 11 novembre 2016 – Fermo il rugby con il campionato che riprenderà solo il 4 dicembre prossimo, le rappresentative di casa nostra sono chiamate tutte ad impegni sulla carta proibitivi, e proprio per questo stimolanti, che addirittura potrebbero cambiare, qualora arrivassero risultati positivi, il cammino futuro. La Jesina calcio femminile ospiterà i campioni d’Italia del Brescia, l’Aurora basket la Fortitudo Bologna , la Jesina scenderà a Vasto. E proprio il sabato pomeriggio a Jesi si accenderanno gran parte dei riflettori perché uno di seguito all’altro, al Carotti prima (ore 14,30) ed al Palatriccoli poi (ore 18,45), gli appuntamenti sono davvero stimolanti di quelli che i protagonisti non vedono l’ora che arrivino, gli spettatori fanno il conto alla rovescia e si organizzano per esserci.
Erika Campesi
Il calcio femminile. L’inizio del nuovo campionato in serie A è stato tutto in salita come d’altronde nei pronostici era stato facile prevedere. Adesso il calendario ha stabilito che a Jesi domani scenderà la squadra campione d’Italia la quale, al momento, sta anche partecipando alla Champions League. Proprio mercoledì scorso le rondinelle sono state battute in casa nella gara d’andata dei quarti di finale dal Fortuna Hjorring per 1-0 ed il ritorno in Danimarca per mercoledì prossimo si presenta alquanto proibitivo per non essere eliminate. Brescia che penserà alla Coppa Campioni snobbando la trasferta in casa del fanalino di coda Jesi? Neanche a pensarci! Le leoncelle dovranno metterci tutto e di più. Dovranno non sbagliare nulla, giocare bene, sfruttare tutto quello che ci sarà da sfruttare, sperare negli errori altrui. E potrebbe non essere sufficiente per conquistare i primi punti in serie A. L’impresa è difficile, sulla carta, ma non impossibile, in campo. Tutto e sempre inizia dallo 0-0 ed il pallone è rotondo per tutti. Sul piano del talento il pronostico è chiuso ma in fatto di cattiveria, mentalità e, come si dice a Jesi, tigna, l’ago della bilancia dovrà essere tutto a vantaggio delle nostre. Certo ci vuole l’impresa e come spesso di recente accade, ed è accaduto, in tutti i settori della vita ‘nothing is impossible’. Eistein diceva: chi dice che una cosa è impossibile, non dovrebbe disturbare chi la sta facendo. Ecco dunque che l’undici di Giugliano dovrà scendere in campo e fare del suo con semplicità, dedizione e, soprattutto, crederci! Poi il resto verrà da se e, cosa importantissima, alla fine sarà importante uscire dal campo a testa alta convinti di aver dato tutto, di aver rispettato il piano partita, certi di aver compiuto passi avanti rispetto alle prime gare fin qui disputate. Segnali che serviranno poi per il futuro.
Giga Janelidze (Aurora basket)
Al Palatriccoli, invece, la serata è di quelle speciali. Il blasone della Fortitudo Bologna non si discute. Il quintetto di Cagnazzo ha capacità, carattere, ritmo e tecnica per competere in questo campionato contro tutti. Al momento difetta in approccio e, forse, nella panchina corta. Il primo è superabile con determinazione e concentrazione che al cospetto di così tanto avversario non dovrebbe assolutamente mancare. Il secondo spetta al lavoro che si è svolto in palestra ed anche sotto questo aspetto siamo convinti che i vari Janelidze, Picarelli ed Alessandri trovino la serata giusta per incidere e metterci del loro.
Sassaroli Marco (Jesina)
Infine la Jesina. Dopo la buona partenza dell’era Bugari con la vittoria contro l’Alfonsine domenica si scende a Vasto contro una corazzata. Quello che ci preme sottolineare è che vorremmo vedere una squadra sia in impostazione che in mentalità che affronti l’avversario per vincere e non per non perdere. La Jesina non può e non deve essere la squadra della ‘parrocchia’ che si adatta sempre, dove l’importante è solo ed esclusivamente riuscire a muovere la classifica. Il vero salto di qualità lo si fa se si riuscirà a giocar bene e vincere contro una grande squadra. E la Vastese è al momento una grande squadra! Il punticino serve ma non è tutto. Tre punti riaprirebbero tutti i discorsi a favore della Jesina.
