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Cronaca

FABRIANO AREE IN CRISI, BOCCATA D’OSSIGENO PER IL FABRIANESE: OLTRE 5,5 MILIONI DALLA REGIONE

FABRIANO, 25 maggio 2016 – Oltre 5 milioni di euro dalla Regione Marche per il fabrianese. «Opportunità che affianca le risorse nazionali per  rilanciare gli investimenti», il commento dell’assessore regionale alle Politiche europee, Manuela Bora. La Giunta regionale ha ripartito i 17 milioni di euro che il Por Fesr Marche assegna alle tre aree di crisi industriale presenti sul territorio: alla ex A. Merloni 5,519 milioni, all’area di crisi del Piceno vanno 5,857 milioni, a quella di Pesaro e Urbino 5,623 milioni. L’assegnazione destina 3 milioni a ciascuna area, per un totale di 9 milioni, mentre i rimanenti 8 sono assegnati, percentualmente, sulla base dei tassi di disoccupazione dei Comuni di ciascuna area. Una boccata di ossigeno per il fabrianese attanagliato da una profonda crisi economica che dura, ormai, dal 2008. «La Regione mette a disposizione tutte le risorse possibili allo scopo di rilanciare gli investimenti delle imprese e anche per favorire una diversificazione del sistema produttivo» afferma l’assessore Bora. «Queste opportunità affiancano, ove già previste, le risorse nazionali, rafforzando il portafoglio a disposizione degli interventi realizzabili. In questo modo contiamo di sostenere l’occupazione, soprattutto in quelle aree la cui forte specializzazione nei comparti tradizionali, ha contribuito al perdurare e all’aggravarsi delle situazioni di crisi. Abbiamo raccolto le grida di aiuto provenienti dai territori in difficoltà e ora dovranno essere gli imprenditori pronti a rimettersi in gioco». Ed è il caso di Fabriano, per quel che riguarda le altre risorse nazionali. Infatti, ai fondi regionali che saranno destinati per investimenti al di sotto di 1,5milioni di euro. Si affiancano, i 17milioni di euro dell’Accordo di programma destinati, invece, per investimenti superiori al 1,5milioni di euro. L’area del Fabrianese ha risentito della crisi dell’ex A. Merloni, con la necessità di ricollocare oltre 1.500 lavoratori, compresi quelli fuori regione. Raccoglie 56 comuni, tasso di disoccupazione del 9,7%, a cavallo tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro, individuati nell’Accordo di programma con i ministero dello Sviluppo economico. Da qui, quindi, una cospicua fetta di fondi regionali che potranno contribuire al rilancio del comprensorio.

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