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Cronaca

FABRIANO CERISCIOLI: “L’OSPEDALE DI FABRIANO RIMARRA’ UN OSPEDALE DI PRIMO LIVELLO”

FABRIANO, 20 giugno 2017 – “Fabriano rimarrà un ospedale di primo livello. Basta dubbi, anche e sopratutto a pochi giorni dal voto. Abbiamo bisogno di fare chiarezza una volta per tutte. Non abbiamo tolto nessun servizio, emblamatico il caso del punto nascite, che è stato risolto attraverso il meccanismo dell’Afoi. Vorrei ricordare anche il percorso che intraprenderemo della ricostruzione post sisma, che porterà alla ricostruzione dell’ala danneggiata seguendo i criteri più avanzati. Abbiamo fatto scelte coerenti: per noi il Profili resterà un presidio solido e di primo livello. Basta speculazioni e basta bugie”.

Cita perfino i Simpson Ceriscioli, per smontare le voci di chi ha ventilato l’ipotesi di un depotenziamento dell’ospedale fabrianese durante l’incontro organizzato per ascoltare i dubbi del personale sanitario. Ricorda però il “problema” dell’assenza dei pediatri. “Non è volontà di non trovarli – ha osservato – ma è più un problema di carenza di nuovi specializzati che vanno a sostituire quei pediatri che sono andati in pensione”.

Mantenimento e potenziamento del nosocomio fabrianese per il candidato sindaco di Insieme per Fabriano Giovanni Balducci, che ha ricordato che sarà il portavoce dei cittadini e di una zona più ampia che sfrutta i servizi del “Profili”. “Ci aspettavamo queste parole, perchè questo nostro ospedale è e rimarrà un ospedale di primo livello. E dovrà rimanerlo perchè è centro anche di una zona che ha subito in parte i danni del terremoto. C’è bisogno di questo”.

“Il nostro è e deve continuare a essere un presidio ospedaliero di primo livello – ha spiegato il segretario Dem Michele Crocetti – lo impone la conformazione orografica del nostro territorio. Anche quando l’agognato raddoppio della SS 76 sarà ultimato, nulla dovrà cambiare”. Incalza sui diritti Crocetti, dirittti di una zona montana che deve mantenere anche i servizi amministrativi.

Auspica anche un potenziamento della struttura Crocetti, e rivendica la strada del dialogo percorsa fino ad oggi. “Abbiamo sempre puntato tutto sul dialogo per poter meglio calibrare l’azione politica e amministrativa – ha concluso Crocetti – con un programma aperto a tutte le sollecitazioni e non chiuso e pre-confezionato”.

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