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Fabriano Con Diasen gli architetti si trasformano in artisti

Relatore di punta, Pietro Carlo Pellegrini, l’architetto toscano che ha firmato il Museo del Fumetto di Lucca e il Memoriale di Garibaldi a Caprera

diasen arte gonfalone fabriano

Fabriano – Con tele, spatole, pennelli e tamponi 40 architetti si sono trasformati in artisti con materiali per l’edilizia.

Questa l’idea alla base di “Mani di colore – Esperienze di creatività e di gioco decorativo”, l’iniziativa all’Oratorio del Gonfalone per la quale la Diasen ha convocato professionisti da tutta la regione arrivati a Fabriano per conoscere malte e pitture della bioedilizia, frutto della filiera del sughero, da toccare con mano nel vero senso della parola.

Nome di punta dell’evento, Pietro Carlo Pellegrini, l’architetto toscano che ha firmato (tra le altre cose) il Museo del Fumetto di Lucca e il Memoriale di Garibaldi a Caprera.

Un evento che ha avuto il patrocinio del Comune di Fabriano, Istituto Nazionale di Architettura Marche (InArch) e l’Ordine degli Architetti di Ancona.

«L’idea – ha spiegato Diego Mingarelli, amministratore di Diasen – è nata proprio parlando con Pellegrini di come l’architettura dovesse misurarsi con la conoscenza del materiale. E così abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa nella nostra Fabriano, circondati dall’arte e dalla bellezza, per far nascere un momento di creatività che pensasse al futuro. Chi è intervenuto ha avuto la possibilità di sperimentare i materiali, analizzare i colori delle Marche e del Mediterraneo».

Al termine hanno raggiunto la bottega del maestro cartaio Sandro Tiberi per un’esperienza unica: la creazione di carta con sughero e cellulosa. 

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