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Fabriano Paper Pavillon riapre al pubblico il 23 e 24 settembre

Su prenotazione e con visite guidate di gruppo si potrà scoprire gratuitamente il Pavillon, nel complesso storico delle Cartiere Miliani Fabriano

Fabriano – A fine mese il Fabriano Paper Pavilion aprirà le porte ai cittadini che potranno visitarlo gratuitamente – su prenotazioni e attraverso visite guidate di gruppo –sabato 23 e domenica 24 settembre.

Fondazione Fedrigoni Fabriano infatti è di nuovo protagonista delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, che quest’anno prende il titolo di “Patrimonio InVita”.

L’ultimo weekend di settembre, gli amanti della storia della carta e del patrimonio culturale, storico e artistico fabrianese potranno lasciarsi incantare dal fascino di oltre 500 metri lineari di documenti – 1.500 filigrane, 1.200 fotografie storiche, oltre 3.000 volumi – e di 10.000  strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina dalla fine del 1700 ad oggi, a testimonianza degli oltre 750 anni di cultura cartaria di Fabriano.

Realizzato da Fondazione Fedrigoni Fabriano nel complesso storico delle Cartiere Miliani, curato da Umberto Giovannini, il Pavilion è un percorso poetico che prende corpo grazie alle costruzioni iconografiche delle artiste Gianna e Maria Pina Bentivenga, al progetto di allestimento e ombre di Anusc Castiglioni e alle luci di Massimo Zanelli.

Inoltre, sarà possibile visitare anche un nuovo, piccolo gioiello: il Laboratorio di conservazione e restauro della carta, curato da Stefania Zeppieri, allestito recentemente dalla Fondazione per rispondere all’esigenza di dedicare ancora più attenzione alla prevenzione e al mantenimento del patrimonio cartaceo, creando a Fabriano uno spazio specifico che sia anche un punto d’incontro tra diverse competenze e settori della ricerca.

Una novità che accresce ulteriormente l’offerta culturale della Fondazione nella città della carta per eccellenza e che non a caso è stata presentata a maggio durante  un partecipatissimo convegno sulle nuove frontiere del restauro conservativo – seguito da un work-shop di quattro giorni riservato a professionisti – in cui esperti di fama mondiale hanno illustrato i metodi meno invasivi e più innovativi per salvaguardare i reperti più antichi, quali l’utilizzo di nanomaterali e nanotecnologie, confermando il ruolo primario della Fondazione come “Centro studi di filigranologia” a livello internazionale.

Il tema italiano delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, “Patrimonio InVita”, punta sul gioco di parole e invita, appunto, a riflettere sulle ricchezze culturali immateriali intese come qualcosa di vivo, da salvaguardare e promuovere in modo che arrivino alle generazioni future: i valori culturali, le tradizioni, le pratiche e i modi di vivere, le

varie forme di conoscenza ereditate dalle generazioni passate e ancora oggi utilizzate per comprendere il presente e per modellare il futuro saranno dunque gli elementi centrali sui quali costruire la narrazione degli eventi delle Giornate.

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