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Cronaca

FABRIANO PER I PRIMI 20 ANNI DI VITA IL PARCO GOLA DELLA ROSSA E FRASASSI SI “REGALA” UNA NUOVA CARTA ESCURSIONISTICA

FABRIANO, 1 ottobre 2017 – Primi 20 anni di parco e nuova carta escursionistica. Una mappa svelata ufficialmente nei giorni scorsi, e cosa importante dai “due volti”.

Il primo più classico, dove tutto il territorio del parco viene presentato seguendo tutti i sentieri e tutti i numeri utili del territorio, ed un secondo dove vengono mostrate le bellezze anche andando oltre i confini del parco, attraversando il confine con l’Umbria e con la provincia di Macerata. Una visione turistica, di apertura, un cambiamento di pelle sostenuto con forza dal direttore del parco Massimiliano Scotti. “Dimostrazione che l’Appennino unisce. L’Appennino è un ponte tra le varie popolazioni che lo abitano da millenni”.

Ecco i “classici” itinerari alla scoperta delle bellezze del parco, la scoperta della natura e la meraviglia di Grottafucile, dove resiste ancora l’eremo costruito da San Silvestro nel 1227, e poi da Genga a valle scappuccia e molti altri ancora per un totale di 8 suggeriti. Presente anche una sezione estremamente importante che si va a legare alla storia della spiritualità marchigiana ed appenninica: gli itinerari spirituali. Due sono i “viaggi” selezionati, perché nelle Marche e nella zona dove il parco trova la sua sede sono sempre esisti luoghi importantissimi di devozione.

Il primo parte da Serra San Quirico ed arriva ad Albacina (frazione di Fabriano). Un percorso che ha la caratteristica di incrociare lungo la propria strada l’abbazia di San Salvatore in Valdicastro fondata da San Romualdo e di “sconfinare” per così dire nella vicina riserva naturale del San Vicino e del Canfaito. Merito dell’arrivo nella frazione di Matelica Braccano.

La seconda “strada” della fede parte da Fabriano, a pochi passai dagli eremi di Val di Sasso e San Silvestro. Si passa attraverso Sassoferrato per accarezzare gli eremi di Sant’Emiliano in Congiuntoli, l’eremo di San Girolamo , l’abbazia di Santa Maria di Sitria fino ad arrivare alla maestosa abbazia di Fonte Avellana. Sconfinamento anche in questo caso, con il passaggio attraverso il Parco del Monte Cucco, a cavallo tra Umbria e Marche.

Notevole lo spazio dedicato alle bellezze contenute nelle grotte di Frasassi, uno spazio centrale dove si narra la storia della scoperta (avvenuta nel 1971) di uno dei gioielli della natura marchigiana e mondiale. Recente è infatti l’impegno (su spinta del consigliere del Pd Enzo Giancarli) della Regione Marche nel sostenere e promuovere il percorso di candidatura delle grotte come patrimonio culturale e naturale Unesco. 

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