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Fabriano – «Rafforzare la casa albergo, azzerare il debito finanziario e progettare il futuro»

Nuova presa di posizione dei consiglieri comunali di Fabriano Progressista VInicio Arteconi e Lorenzo Armezzani

Fabriano – Quali nuovi servizi per le persone possiamo immaginare? E, soprattutto, in che modo una Comunità cittadina può immaginare il futuro dei propri servizi?

Sul metodo, Fabriano Progressista non ha dubbi: amministratori, tecnici e cittadini devono progettare insieme. Anche il resto della politica fabrianese ha le idee chiare che invece nessuno deve essere coinvolto e che solo alcune persone illuminate, ovviamente loro stessi, hanno le soluzioni per ogni problema che affligga il globo terraqueo.

Per questo non stupisce che dopo essere stati schiacciati dagli eventi e dalle iniziative dell’opposizione di Fabriano Progressista in particolare, la maggioranza Ghergo corra ai ripari con goffaggine e grossolanità, rifugiandosi nelle acque sicure della tecnocrazia di partito che, non si può dire perché nelle Marche ha perso le elezioni praticamente ovunque, è il PD.

E la tecnocrazia produce un convegno, un luogo dove qualcuno, ovvero i sodali del partito, insegnano e spiegano a qualcun altro, ovvero le cittadine e i cittadini relegati a ruolo di sudditi, dove hanno sbagliato e quale sia la strada maestra del progresso e del benessere. Non li sentiremo  parlare di diritti sociali e di cittadinanza: l’unico diritto di cui li sentiremo parlare sarà di diritto a fare impresa, di mercato e di parole come “redditività” e “sostenibilità economica”. Ovvero di profitto parola che non sentire pronunciare mai perché spaventerebbe tutti ma è l’unica cosa che interessa i loro sponsor.

Così a fine giugno la Giunta Municipale approva un atto illegittimo perché viola l’articolo del Testo Unico sugli Enti Locali e lo Statuto Comunale invita “il Consiglio di Amministrazione dell’Asp di sospendere immediatamente gli accessi presso la struttura di S. Biagio, Via Saffi e la conseguente presa in carico degli attuali degenti, al fine di poter proporre e gestire un progetto alternativo per gli stessi, anche presso altre strutture del territorio, in collaborazione con l’Ambito Sociale territorialmente competente” (Delibera di Giunta Comunale n. 153 del 27/06/2023).

Le violente parole della tecnocrazia: le persone diventano “degenti” che devono essere prese in carico perché così su di essi si faccia un progetto alternativo anche mandandoli da altre parti. Ovviamente i diretti interessati, le cittadine e i cittadini che soggiornano nella Casa Albergo e i loro familiari, non ne sanno niente. Sentono voci di corridoio perché sebbene pubblicate all’Albo Pretorio nessuno legge quegli atti e se chiedono informazioni agli operatori, ricevono un garbato “non so” o “non le posso dire niente”.

Noi come lo sappiamo? Perché abbiamo fatto una cosa strana: il 29 agosto abbiamo chiamato i cittadini e le cittadine e abbiamo ascoltato. E abbiamo anche idee su cosa bisognerebbe fare. Come lo sappiamo? Perché viviamo questa città, abbiamo lavorato sia come volontari che come professionisti con la ASP, parliamo con le associazioni e conosciamo persone e famiglie fragili che vivono la terza età con difficoltà.

Ma che cosa è successo alla “Vittorio Emanuele II” perché è in difficoltà economica? È successo che nel corso delle passate amministrazioni, dai tempi di Sagramola, l’azienda avviò una serie di lavori di straordinaria manutenzione su immobili di proprietà Comunale accumulando spese per € 491.076,71. A questo si aggiunga che il Comune non ha pagato all’ASP € 282.348,09, quasi tutti da imputare all’amministrazione Santarelli. Insomma, il Comune di Fabriano dovrebbe dare alla ASP “Vittorio Emanuele II” circa € 773.424,80. Nel frattempo, entrando in difficoltà di liquidità, la ASP è diventata a sua volta debitrice nei confronti dei propri fornitori, in primis la cooperativa che somministra il personale.

Ma la gestione delle spese correnti come sta andando? La Casa Albergo è in difficoltà perché, dice il Presidente dell’ASP al Consiglio Comunale, ci sono molti posti vuoti e quindi è le entrate non coprono i costi: nel 2022 ha perso € 80.940,20. Ma Santa Caterina, che è una struttura socio sanitaria convenzionata con l’ASUR e destinata a ospitare persone non autosufficienti nel 2022 ha un utile (sì, insomma fa profitto) di € 307.960,95. Pertanto, il Presidente del Consiglio di Amministrazione scrive al Consiglio Comunale che “il saldo economico è positivo per effetto del margine di ricavo ottenuto dalle strutture di Santa Caterina.

Il saldo economico positivo tuttavia non deve porre in secondo piano l’importanza dell’aspetto finanziario”. Quindi che sta succedendo? Perché la Giunta Comunale ha questa fretta di chiudere la Casa Albergo? Non c’è nessuna ragione di interesse pubblico se non voler cedere ai privati questa attività che se gestita bene, guardando a servizi analoghi sul territorio, per esempio a Genga o Cerreto d’Esi, può fare parecchi soldi.

La maggioranza si sperticherà a dire che la società che la rileverà sarà invece privata ma è come Jesi Servizi: cioè una società di diritto privato che assume con logiche private, cioè senza concorso. Il posto perfetto dove mettere politici trombati dei quali il PD delle Marche è sempre più sovrabbondante visti i recenti esiti elettorali. Fabriano Progressista vuole dare voce a tutte le cittadine e i cittadini che vogliono avere servizi pubblici a Fabriano che se sono efficienti fanno profitto e vogliono che questo profitto sia reinvestito nell’azienda, migliorando i servizi per gli ospiti, qualificando il personale, finanziando servizi per il territorio.

Fabriano Progressista, insieme agli altri gruppi di opposizione, ha già dichiarato la sua completa disponibilità ad azzerare il debito finanziario della ASP per consentirle di liberare tutte le sue potenzialità e restituire alla città un servizio bello, accogliente e che guardi al futuro. Ma quale futuro? La maggioranza non ne ha idea e, se anche ne hanno scritto qualcuna sul proprio programma elettorale, non sanno come realizzarla né sanno ancora se ne sono convinti.

Noi invece di Fabriano Progressista, diciamo una cosa molto semplice: fare della Casa Albergo di via Saffi un Punto Unico di Accesso, al centro di una rete integrata di servizi che vada dalla residenzialità di tipo alberghiero (com’è oggi) a alloggi specifici e ad alta tecnologia, a servizi domiciliari, di concerto con la Sanità e con gli enti e le associazioni del Terzo Settore.

Quindi le nostre proposte presentate al Consiglio Comunale sono:

• mantenere aperta la Casa Albergo, garantendo la stessa qualità e le stesse condizioni di servizio agli ospiti e non cacciare nessuno;

• iniziare ad assumere direttamente il personale indispensabile al servizio pensando agli ospiti piuttosto che all’amministrazione: studi come crescere e come investire sul futuro, formando e riqualificando i dipendenti cercando nuove competenze nell’organizzazione e nell’innovazione tecnologica;

• progettare e realizzare appartamenti altamente funzionali per persone autosufficienti quali nuovi servizi da affiancare alla Casa Albergo;

• istituire un servizio di personale qualificato per l’assistenza domiciliare, per aiutare le famiglie con servizi affidabili offerti da personale formato e garantito dall’ente pubblico, per risolvere tutti i problemi legati alla gestione delle ferie, delle malattie e delle indisponibilità degli assistenti domiciliari che tanta difficoltà creano a molte famiglie;

• creare una forte integrazione con il territorio e servizi aperti a tutta la cittadinanza, con il coordinamento e il coinvolgimento del Terzo Settore e degli altri soggetti che ruotano attorno alla Terza Età;

• infine, diventi un centro avanzato di ricerca e innovazione stringendo partenariati strategici con i centri di ricerca e in particolare con l’INRCA.

Mentre la maggioranza corre ai ripari, Fabriano Progressista rilancia, fiduciosa nello sviluppo del territorio perché il benessere inizia dal benessere dei più fragili. Una comunità accogliente, con più servizi e più diritti per tutte e per tutti, nessuno escluso.

Lorenzo Armezzani e Vinicio Arteconi, consiglieri comunali Fabriano Progressista

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