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Falconara Al Cart inaugurata la mostra di Cesare Iezzi “Dual 3.0”

L’esposizione dell’artista civitanovese sarà aperta fino al 10 marzo

FalconaraAspetti dei linguaggi espressivi dell’arte contemporanea è l’ampio progetto espositivo, relativo a una serie di mostre che vengono allestite, fino a tutta la prossima primavera, al Cart.

Dopo la mostra sulla Collezione d’arte contemporanea di Armando Ginesi, è stata inaugurata ieri, sabato 27 gennaio, una personale dell’artista civitanovese Cesare Iezzi.

La mostra vuole proporre una riflessione critica sulle differenti modalità espressive frazionate anche su aspetti innovativi dell’arte contemporanea, che indagano l’evoluzione delle tecniche artistiche come la sperimentazione della pratica della digital art e una scultura d’ambiente realizzata attraverso l’installazione.

L’esposizione sarà aperta fino al 10 marzo, dal martedì al sabato si potrà visitarla dalle 9.30 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18. Il sabato pomeriggio l’apertura è dalle 18 alle 19.30.

Scrive Andrea Viozzi nel catalogo della mostra: «La sperimentazione è il fine di questa sua continua ricerca, la capacità dell’artista, come un Demiurgo, di donare una psychè, un’anima, alle sue immagini inconsce tramutandole in sculture, compiendo, quindi, un percorso opposto rispetto al consueto, per cui dalla digital art si giunge alla materia».

«I suoi dark artificial journeys – scrive ancora Viozzi – sono caratterizzati da galassie sconfinate e giganteschi labirinti cosmici di cui si avverte l’energia del vuoto, in cui solo strani algoritmi e giochi matematici sembrano conoscere la chiave d’ingresso e di uscita. A dimostrazione che l’artista sia in continua fase di ricerca e di evoluzione del suo linguaggio espressivo, negli ultimi anni la sua produzione scultorea si è arricchita di piccoli inserti naturali che colloca all’interno delle sue opere. Sono frammenti lignei particolari per forma o dimensione scolpiti dal mare e recuperati dall’artista durante le sue passeggiate lungo la battigia di Civitanova Marche, dove risiede e lavora».

Consapevole dell’evoluzione delle tecniche artistiche, Iezzi con la pratica della digital art realizza photopsyche che non osservano la realtà in maniera oggettiva ma indagano i meandri della psiche umana, in una rigenerazione professionale a dimostrazione di un’evoluzione del proprio linguaggio figurativo, che da un valore puramente estetico ha acquisito in tempi recenti un profondo significato anche psicologico e sociale.

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