Falconara L’antenna della discordia, residenti preoccupati

Falconara – Il caso dell’antenna installata in via Panoramica è singolare e suscita critiche e preoccupazioni.

L’antenna viene innalzata in un punto che sorge nel Comune di Ancona ma a pochi metri di distanza da abitazioni che sono nel territorio falconarese. I cittadini sono preoccupati sia per la salute che per l’impatto ambientale.

Anche Marco Baldassini, capogruppo consiliare di minoranza, chiede risposte sinergiche da parte dei due Comuni e critica l’Amministrazione comunale per l’iter burocratico e tecnico. Questa, a sua volta, affida a una nota la sua posizione in merito al problema, affermando che ha sempre ritenuto che l’antenna a ridosso di via Panoramica, in corso di realizzazione sul territorio di Ancona, sia troppo vicina alle case e aveva fatto presente questo aspetto in sede di Conferenza dei servizi.

La Giunta ha già espresso parere negativo rispetto all’impianto, ma il parere non è vincolante e non vi sono ulteriori strumenti per opporsi, dato che l’Arpam ha già certificato che l’infrastruttura non comporta conseguenze negative per la salute.

«Già nell’agosto scorso, con una delibera di Giunta, il Comune di Falconara, in vista della Conferenza dei servizi convocata dal Comune di Ancona – si legge nella nota – aveva espresso la propria contrarietà. Era stato messo nero su bianco un chiaro no all’installazione di una nuova infrastruttura per telecomunicazioni Inwit e nuova stazione radio base per rete di telefonia mobile di Vodafone da installare nel Comune di Ancona, in adiacenza a via Panoramica, a tutela del proprio tessuto urbano».

«In tale occasione era stato deciso di chiedere al Comune di Ancona di valutare prioritariamente l’accorpamento su strutture di supporto preesistenti al fine di ridurre il consumo di suolo e il numero di siti».

In alternativa gli amministratori comunali di Falconara avevano chiesto di spostare di 100 metri l’impianto, in modo da allontanarlo dalle abitazioni di via Panoramica, ma si sono scontrati con il fermo rifiuto delle compagnie telefoniche che, consapevoli che avrebbero vinto un eventuale ricorso al Tar, hanno ritenuto più conveniente in termini economici rischiare di affrontare un potenziale contenzioso piuttosto che modificare il progetto originale. Il progetto è anche finanziato con fondi Pnrr.

(I lavori per l’installazione dell’antenna)