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Ancona

ANCONA DAL PERU’ PER CURARE IL FIGLIO AL SALESI: CERCO LAVORO, AIUTATEMI

 

I Galvez sono ospiti di una casa famiglia ad Ancona che presto dovranno lasciare

 

ANCONA , 25 febbraio 2019 – Sono arrivati in Italia qualche mese fa dal Perù per curare il piccolo Mathias, 2 anni, cui è stata diagnosticata la leucemia linfocitica. Una situazione che richiede molte spese, impossibili da sostenere per la famiglia. Per questo hanno avviato una raccolta fondi.

I Galvez sono ospiti di una casa famiglia ad Ancona che presto dovranno lasciare: «Dobbiamo lasciare questa sistemazione – spiega Flavio Galvez Mauricio, il padre del piccolo Mathias, con grande dignità –, ma non sappiamo dove andare. Non ci serve molto, ma devo lavorare perché, oltre alle medicine e al cibo, in molti chiedono per un affitto delle garanzie che io, in questa situazione, non posso dare».

La famiglia di Mathias è originaria del Perù. «Due anni fa, esattamente il 3 marzo di 2017, quando Mathias aveva solo 11 mesi, la nostra vita è cambiata radicalmente. Purtroppo nella città in cui viviamo non c’è nessun ospedale specializzato in cancro infantile. È così che il mio piccolo guerriero ha iniziato la sua lotta contro questo cancro».

Vivevano a nove ore di distanza da Lima, unico centro dove il piccolo poteva avere accesso alle cure e qui i genitori lo portavano anche percorrendo lunghi tratti a piedi. Quando si è profilata la necessità di un trapianto, i Galvez sono venuti in Italia con un volo pagato dalla stessa compagnia aerea grazie ad un appello in Tv. Si sono trovati da zero a dover vivere in un Paese nuovo, a parlare una lingua che non conoscevano (ma che adesso hanno imparato), ad affrontare da soli le cure del loro bambino e sostenere l’altra figlia.

Dopo mesi di cure al Salesi di Ancona, dove Mathias è stato sottoposto a chemioterapia, il piccolo è potuto finalmente tornare a vivere con i genitori e la sorella: «Il trattamento sta andando bene – commenta il padre –. Il trapianto non è necessario a meno che la malattia non si ripresenti. Pillole di chemioterapia per un anno, controllo settimanale del conteggio ematico e punch lombare ogni sei settimane. Se tutto va bene tra un anno Mathias avrà vinto la prima battaglia al cancro e così potrà iniziare il trattamento di recupero di 3 anni».

I problemi però non sono finiti: «Siamo ospiti di una casa accoglienza che a breve dovremo lasciare. Sono già in debito con molte persone che ci hanno aiutato. Me ne vergogno e per questo cerco un lavoro». Mathias ora ha quasi tre anni: i suoi genitori cercano risorse economiche per trovare una casa e poter vivere nelle vicinanze dell’ospedale dorico. «Per questo motivo ho aperto una pagina Facebook – continua Flavio – e avviato una raccolta fondi (al link  https://www.gofundme.com/69qfr-aiutiamo-tutti-a-mathias ). Non abbiamo bisogno di tante cose, l’impegno di tutti è prezioso per noi».

Eleonora Dottori

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