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Jesi A lezione di Presidenzialismo con Michele Ainis – VIDEO

L’esperto a tutto tondo della nostra Carta costituzionale ospite di una interessante conferenza organizzata dalla Luaj

Jesi – Partendo dalla certezza che la nostra è una Repubblica parlamentare, dove la divisione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario è netta e separata grazie alle diverse cariche dello Stato, la Libera Università per gli Adulti di Jesi (Luaj) ha organizzato una conferenza, intitolata “Presidenzialismo: vizi e virtù”, ospitando il costituzionalista, saggista, scrittore, opinionista professor Michele Ainis, un esperto a tutto tondo della nostra Carta costituzionale.

Della presenza di Michele Ainis, il presidente della Luaj, professor Gabriele Fava, ha ringraziato l’artista Carlo Cecchi, caro amico del relatore, per averlo portato a Jesi, di fronte a una platea attenta, folta e che ha posto, alla fine della relazione, domande cariche di quelle problematiche che quotidianamente si affrontano, anche di fronte a riforme così importanti per lo scenario politico futuro.

Il momento che, politicamente, stiamo attraversando, ha visto calare, sul tavolo da gioco, la carta che si chiama presidenzialismo, cavallo di battaglia del Governo attuale, che ha proposto di modificare l’assetto costituzionale per rendere diretta l’elezione del Presidente del Consiglio da parte dei cittadini.

Il Presidente della Repubblica funge da garante dell’ordine, e ha poteri ben diversi da quelli del Presidente del Consiglio dei ministri. Ainis, da par suo, vale a dire con la profonda conoscenza della nostra, e non solo, Carta costituzionale, ha esposto, punto per punto, alcune riflessioni che permettono di avere un’idea più o meno approfondita su “Presidenzialismo, pro e contro”.

In sostanza, il presidenzialismo è una forma di governo che rende, sulla carta, il funzionamento dello Stato più dinamico. Però alcuni rischi vengono alla luce, se si pensa all’importanza di una possibile trasformazione della democrazia (o quel che è) in un accentramento di potere, considerato che il Presidente ha controllo sulle forze dell’ordine, sui servizi segreti, sulle Forze Armate.

E tutto questo ha un significato senz’altro notevole. Riforma costituzionale, dunque, alle porte? E chi starà con chi? Diceva Pietro Calamandrei, giurista, politico, uno dei fondatori del Partito d’Azione e, soprattutto, uno dei padri costituenti che “Le formule costituzionali rimangono vive finché vi scorre dentro, come il sangue nelle vene, la forza politica che le alimenta; se questa viene meno, si atrofizzano e muoiono di sclerosi”.

Abbiamo intervistato il professor Michele Ainis in merito alla sua conferenza. GUARDA IL VIDEO

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