JESI BANCA MARCHE, L’ALLARME DI ALFIO BASSOTTI: “CROLLA TUTTO IL WELFARE CHE FACEVAMO”

JESI, 11 dicembre 20015 – Ormai il crack di Banca Marche trascina notizie su notizie, prese di posizione, dibattiti, commenti, iniziative. In attesa di sviluppi dal campo giudiziario e da quello politico.

Per il noto   viaggio a Roma con i pullman degli onesti, gli azionisti – risparmiatori che ci hanno rimesso causa il decreto “Salva banche”, organizzato da Daniele Crognaletti, titolare delle omonime autolinee e ad del tour operator Esitur, non resta che attendere il 17 gennaio, data della partenza verso casa Bianconi, ex direttore generale dell’istituto di credito che non c’è più. Al momento due automezzi gran turismo, gratis, da 50 posti. Partenze da Jesi, Pesaro e Macerata.

«Le adesioni continuano ad arrivare, anche di solidarietà verso l’iniziativa, da ogni parte. Vediamo come andrà in questo mese che ci resta, magari una via d’uscita si sarà trovata. Nel frattempo stiamo provvedendo a fare in modo che ci siano concesse le necessarie autorizzazioni per manifestare pacificamente, anche con la collaborazione di quelle amministrazioni – vedi Castelbellino – che parteciperanno. Non vogliamo creare problemi, lo ripeto, ma è anche giusto che chi lo voglia possa dire la sua nei confronti della drammatica situazione attuale».

Alfio Bassotti, presidente della Fondazione collegata a Banca Marche, preso dal difficilissimo e delicato momento, in merito non esprime giudizi. Piuttosto «terremo una conferenza stampa – afferma – parlando di cose certe, di dati certi, di normativa certa e di prospettive nere altrettanto certe. L’ordinaria amministrazione stiamo provando a portarla avanti, insieme al museo di piazza Colocci  e a un po’ di attività di natura culturale. Il dato oggettivo dal quale non si sfugge  è il crollo di tutto il welfare che facevamo. Tutto. Non saremo più in grado di elargire niente. Ci hanno tolto il portafoglio».

Via twitter arriva anche il pensiero dell’imprenditore – già senatore pdl –  Francesco Casoli, presidente del gruppo industriale Elica.

«Sembra che anche i piccoli massoni locali – scrive – siano rimasti scottati dalle banche. “Gli amici degli amici” non funziona più. Qualcosa di buono”. E ancora: «Stai a vedere che riescono a sbattere in galera gli ex amministratori di Banca Marche. Magari…»

Per concludere: «Suicida risparmiatore truffato. Se le obbligazioni te le vendevano raggirandoti, sono delinquenti veramente».

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