Attualità
JESI Barriere architettoniche, Selena Abatelli: «Speriamo sia la volta buona»
7 Novembre 2020
La madrina del Dream Day si è espressa circa la proposta del sindaco Massimo Bacci di destinare il residuo dello spostamento della fontana al Peba
JESI, 7 novembre 2020 – Continuano le prese di posizione in merito al lascito Morosetti al quale è strettamente congiunta la possibilità di spostare la fontana dei leoni da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica.
Ora la vexata quaestio ha un elemento in più: la proposta del sindaco Massimo Bacci di utilizzare le cospicue risorse, al netto della spesa per il trasferimento del monumento, destinandole all’abbattimento delle barriere architettoniche in città.
«Ritengo che destinare significative risorse al Peba, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia una straordinaria opportunità che non dobbiamo lasciarci sfuggire», ha commentato Selena Abatelli.
La madrina del Dream Day si occupa da anni di disabilità e inclusività anche nella sua Fattoria dei Sogni di via Spina, senza barriere, inclusiva, adatta a tutti, grandi e bambini, a prescindere da problemi psicofisici.
«Il fatto che l’Amministrazione comunale abbia espresso la volontà di prendere in mano un progetto importante come quello del Peba non dovrebbe creare discussione ma unione. Abbiamo atteso tanti anni che il Piano fosse redatto, ora c’è l’occasione di metterci mano con interventi efficaci che permettano una piena inclusione delle persone con disabilità».
«Se l’attuazione del Peba era una priorità si potevano destinare le somme utilizzate altrove, per esempio per il rifacimento del Corso», aveva infatti commentato l’opposizione.
«È immorale condizionare questo intervento in base all’esito della scelta sul lascito – continuava Jesi in Comune -, che riguarda una questione del tutto diversa e cioè l’opportunità di spostare una fontana e buttar per aria i progetti di due piazze. Oppure lasciare semplicemente che vadano in beneficenza».
«La mia non è una presa di posizione politica – spiega Selena Abatelli -. Bisogna mettere da parte le faziosità per pensare a queste persone che lottano ogni giorno, per giungere al fine comune ed evitare di perdere una cifra così importante per un progetto che sarebbe dovuto essere messo a punto da tempo. Anzi, anche il nuovo Corso Matteotti potrebbe essere un passo avanti, se venisse realizzato senza marciapiedi come nei progetti visti finora».
«Jesi è sempre stata una città sensibile alle tematiche legate alle disabilità, siamo gli unici in Italia ad avere tre parchi inclusivi con altalene per persone in carrozzina, e questo ci fa onore. Il Comune di Jesi non mi ha mai chiuso la porta in faccia per i miei progetti, e non c’entra il colore politico. Mi auguro che sia la volta buona per l’attuazione del Peba e che tutti comprendano come una città priva di barriere architettoniche sia un fondamentale segnale di rispetto, solidarietà e uguaglianza».
Sull’altro piatto della bilancia, le posizioni del segretario Pd Stefano Bornigia, che sottolinea le criticità nascoste dietro la proposta della Giunta.
«L’alternativa allo spostamento della fontana ce la indica sempre Morosetti. Le sue risorse sarebbero infatti devolute alla Lega del Filo d’Oro, alla Fondazione Opera San Francesco per i Poveri e all’associazione Pane Quotidiano. Il “residuo” da destinare al Peba è d’altra parte cifra incerta», da calcolarsi solo dopo le ingenti spese dei nuovi progetti per le due piazze e per l’esecuzione materiale dello spostamento.
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Elisa Ortolani
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