Cronaca
JESI CAMBIA IL VOLTO DELLA CITTÀ, PIÙ STRANIERI RESIDENTI E MENO JESINI
3 Febbraio 2016
JESI, 3 febbraio 2016 – Cresce la popolazione residente, ma calano gli jesini. La complessa tabella che riporta il “movimento e calcolo della popolazione residente totale e straniera” inviata all’Istat non lascia dubbi; al 1° gennaio 2015 i residenti erano 40.361 (19.231 maschi, 21.130 femmine), di questi 4.635 erano stranieri (2.124 maschi e 2.511 femmine). Dopo 365 giorni i residenti sono passati a 40.550 (+ 189 unità), di questi 4.689 gli stranieri ( +64).
Nel corso del 2015 sono nati 327 cittadini (151 maschi, 176 femmine), 85 dei quali (38 maschi e 47 femmine) stranieri; sempre nello stesso periodo sono deceduti complessivamente 462 cittadini (221 maschi e 241 femmine) con un saldo negativo nati – morti di 135 unità. Tra gli stranieri residenti i deceduti sono stati solamente 5 (3 maschi e 2 femmine) che hanno portato ad un saldo positivo di 80 soggetti, (35 maschi e 45 femmine).
La popolazione di una città non è costituita soltanto da nati e morti; molte oscillazioni, infatti, sono dovute ai trasferimenti: immigrazioni ed emigrazioni che registrano numeri abbastanza interessanti. Lo dimostrano i dati relativi alle iscrizioni che fanno registrare un + 1.196 unità (618 maschi, 578 femmine); quasi la metà di questi è imputabile al movimento degli stranieri che nel 2015 ha fatto registrare un incremento di 561 soggetti (285 maschi, 276 femmine). In totale i residenti cancellati nel corso dell’anno passato per vari motivi sono stati 1.024 (527 maschi, 497 femmine) di questi gli stranieri sono stati 612, (296 maschi, 316 femmine). Tutti questi numeri concorrono a far si che la “popolazione anagrafica al 31.12.2015” della città di Jesi risulta essere composta 40.398 unità (19.252 maschi, 21.146 femmine) e che gli stranieri ufficialmente residenti sono 4.664 (2.148 uomini, 2.516 donne), pari all’11,55% del totale.
Questi i freddi numeri di una popolazione che anno dopo anno invecchia sempre di più, di una comunità che ha demandato agli stranieri il compito dell’incremento demografico, di una società in cui la famiglia media è composta da 2,28 soggetti, una realtà dove, a dispetto dell’apparenza, si permette a 37 persone di non avere una dimora.
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