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Cronaca

JESI CATTEDRALE GREMITA DI FEDELI PER L’APERTURA DELLA PORTA SANTA

(foto CriCo)

(foto Giorgio Cognigni)

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JESI, 14 dicembre 2015 – Aperta la Porta Santa della Cattedrale attraversando la quale i cattolici credenti potranno lucrare l’indulgenza plenaria. La cerimonia si è svolta ieri pomeriggio (14 dicembre) e si è protratta fino ad oltre le ore 20; un lungo periodo caratterizzato da una serie di eventi propedeutici all’apertura, dalla celebrazione della santa

(foto CriCo)

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messa e dal conferimento del mandato ai catechisti. Poco dopo le 18,15 il vescovo, Mons. Gerardo Rocconi, assistito da tutto il clero diocesano, religiosi e diaconi, ha iniziato il rito di apertura della Porta Santa, culminato con l’ordine “Aprite le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore”.  È a questo punto che il Vescovo ha materialmente sospinto il pesante portale in bronzo della Cattedrale ed è entrato in duomo, inginocchiandosi dopo pochi passi. Dopo un altro momento di preghiera il primate della Chiesa jesina, il clero e tutto il popolo ha fatto ingresso in cattedrale; il primo per celebrare la messa, gli altri, quelli che sono riusciti a trovare posto, sia seduti, che in piedi, per assistervi con devozione e partecipazione al rito religioso. Non tutti, purtroppo, sono riusciti ad entrare, molti, infatti, sono rimasti all’esterno seguendo da li tutta la cerimonia. Nell’omelia Mons. Rocconi ha ribadito il significato del Giubileo della Misericordia, ricordando gli insegnamenti di Papa Francesco e invitando tutti ad una convinta partecipazione; in coda all’omelia il Vescovo ha indicato nella chiesa dell’Adorazione e nel Santuario della Madonna delle Grazie, le altre due chiese cittadine dove si può ottenere l’indulgenza giubilare; due tempi scelti perché presidiati da sacerdoti per molte ore del giorno. Nel momento della comunione si è avuta la percezione di quanto questo momento particolare fosse atteso e partecipato; nonostante tanti sacerdoti incaricati di somministrare il sacramento ci sono voluti tanti minuti prima che la messa riprendesse; un lungo tempo che il coro ha coperto con un lunghissimo canto.

Alla fine, immancabile, la speciale benedizione del Giubileo.

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