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JESI CIAK, SI GIRA: “NON MI ODIARE”, IL FILM DI MARCO CERCACI (foto)
31 Luglio 2019
Le riprese in città effettuate al Chiostro di Sant’Agostino e a Palazzo Colocci
JESI, 31 luglio 2019 – Sta girando tra Jesi e Falconara la troupe cinematografica alle prese con l’ultimo lavoro di Marco Cercaci, Non mi odiare, una produzione SubwayLab per la regia dell’avvocato jesino.
Si tratta di un lungometraggio le cui riprese sono iniziate da qualche giorno: a Jesi sono state effettuate al Chiostro di Sant’Agostino e a Palazzo Colocci. A Falconara, invece, è stato messo a disposizione dalla Squadra Rialzo lo splendido scenario dell’ex officina che raccoglie un pezzo di storia ferroviaria. L’immobile di Falconara Marittina fu cruciale nel periodo della Seconda Guerra Mondiale poiché il deposito di Ancona fu bombardato, lasciando a quest’altro un ruolo strategico. Il cast tecnico e artistico è quasi interamente marchigiano.
Qual è il momento storico in cui si snoda la storia?
«Il film è ambientato in due momenti storici – spiega Marco Cercaci -. Uno è quello attuale, l’altro è la Seconda Guerra Mondiale. Siamo nell’estate del 1944, quando Falconara fu liberata dai fascisti e dai tedeschi».
Cosa racconta il film?
«È la storia di un figlio di oggi che scopre qualcosa del padre e attraverso ricordi e flashback ricostruisce la vita di suo padre e le vicende delle persone che gli ruotano attorno».
Come è nata l’idea?
«Volevo fare un film su tematiche storiche di cui sono appassionato, e che prendesse in considerazione l’animo umano e le sue sfaccettature».
Al film collaborano il direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini, Cristian Carrara, e lo jesino Leonardo Paolini. Visual artist, Paolini ha curato lavori per la Marvel e si occupa di effetti speciali. Quando è prevista l’uscita?
«Penso per i primi mesi dell’anno prossimo. La post produzione è un lavoro complesso che richiede il giusto tempo. Poi ci dedicheremo alla distribuzione cinematografica e ai festival».
Questo non è il primo lavoro che hai fatto, vero?
«Con “Diario di un prete” ho vinto la 56esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno. Ho curato la regia teatrale e video di “La vera storia del castrato Bellino” dedicato a Giacomo Casanova» (leggi l’articolo).
Eleonora Dottori
(fotoservizio e.d. e p.n.)
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