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Cronaca

JESI IL CIOCCOLATINO DEL GRANDE SVEVO PER RICORDARE LA SUA MORTE: “IL PIÙ MUSULMANO DEI RE CATTOLICI, IL PIÙ CATTOLICO DEI RE MUSULMANI”

JESI, 14 dicembre 2016 – Settecentosessantasei anni or sono, per l’esattezza il 13 dicembre 1250, a Torremaggiore (Fg) esalava l’ultimo respiro Federico II Hohenstaufen; era nato a Jesi il 26 dicembre del 1194.

Fino ad oggi, nella città che gli diede i natali si ricordava la sua nascita con una serie di iniziative culturali promosse dalla Fondazione che dal grande Svevo ha preso il nome e dagli organi istituzionali. Quest’anno la celebrazione dell’822esimo compleanno è stata preceduta da un evento particolare in ricordo dei 766 anni trascorsi dal giorno della morte. A promuovere questa insolita festa sono stati gli animatori del negozio provvisorio “Pikkanapa” aperto lungo via Pergolesi dove è possibile acquistare molte specialità dolciarie e no a base di canapa, peperoncino ed altri inusuali ingredienti.

Lo scorso anno i cultori di queste specialità nutrizionali strettamente vegetali crearono  uno speciale cioccolatino in ricordo dell’indimenticata Valeria Moriconi, alla quale la città molto deve; quest’anno l’estro del cioccolatiere Luigi Loscalzo, della cioccolateria “Dolce Vita”, ha trasformato in realtà l’idea di Fabrizio Alfano del locale “La Rincrocca” inventando un cioccolatino che porta a ricordare le terre toccate da Federico II. Ecco allora che nell’ultima creazione esposta sui banchi di Pikkanapa il classico cioccolato lo si trova unito ad “Halva, Dattero, Crema di Sesamo, Arcancia e Passito”; un miscuglio sapientemente dosato che conferisce al cioccolato un sapore particolare, gradito al palato che non mancherà di trovare sostenitori tra coloro che lo assaggeranno e lo degusteranno.

Nel pubblicizzare il nuovo nato nella cioccolateria “Dolce Vita” si possono leggere cartelli che riportano un insolito profilo dello Stupor Mundi. Si legge, infatti, “Il più musulmano dei re cattolici – il più cattolico dei re musulmani.  Pralina dedicata al grande Hohestaufen racchiude ingredienti di queste due culture mediterranee che si amalgamano in un crescendo di sensazioni”.

(s. b.)

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