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Cronaca

Jesi Distacco ex Giuseppine da San Nicolò, l’ok della Soprintendenza

Approvata la variante presentata dal Condominio Pergolesi che prevede la traslazione della parete dell’ex convento parallelamente a quella della chiesa

Jesi – E’ arrivato l’ok da parte della Soprintendenza della variante del piano di recupero dell’ex convento delle Giuseppine, presentata dal Condominio Pergolesi e approvata dalla Giunta, in qualità di condomino.

Variante che prevede il distacco dei due edifici. Realizzata da un tecnico sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Soprintendenza che lo scorso anno aveva bloccato i lavori all’ex convento per l’interferenza tra il complesso e la chiesa di San Nicolò, rimandando le valutazioni solo dopo un approfondimento progettuale.

La variante presentata prevedeva «al piano terra, la traslazione della parete dell’ex convento parallelamente alla parete della chiesa, realizzando così un passaggio con un’ampiezza che va da 1,5 mt a 3 mt, al primo piano un distacco variabile partendo da 1,5 mt su Piazza Pergolesi, con un minimo di 30 cm dalla gronda della chiesa in mezzeria e fino a 1,65 mt verso la corte interna», aveva spiegato l’Amministrazione.

Piazza Pergolesi

«Nel corso degli approfondimenti tecnici è stata più volte coinvolta la Soprintendenza per condividere la nuova scelta progettuale e trovare la soluzione migliore per garantire il passaggio pubblico dal Corso Matteotti alla corte interna, salvaguardando e valorizzando al meglio la facciata laterale destra della chiesa romanica».

Approvata ufficialmente la variante, quindi, specificando che i lavori dovranno essere affidati a «una ditta specializzata nel restauro dei beni culturali, in possesso della categoria di qualificazione OG 2 (restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela)».

La variante prevede il distacco completo secondo una geometria variabile, del complesso dalla chiesa di San Nicolò, secondo le indicazioni fornite dalla Soprintendenza, con conseguente rimodulazione dei corrispondenti spazi interni del complesso al piano terra e al primo.

La chiesa di San Nicolò e il cantiere delle ex Giuseppine


Ha confermato la prevalente riconversione all’uso abitativo del complesso e l’utilizzo degli spazi posti al piano terra dell’edificio di proprietà del Comune di Jesi ad usi e servizi a sostegno delle persone con disabilità.


Prevista anche «la sistemazione, e contestuale cessione al Comune di Jesi, di una porzione più ampia della corte interna al complesso, a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria, a seguito delle modifiche apportate al progetto di sistemazione della corte stessa (eliminazione della rampa di accesso al piano terra, eliminazione dello spazio condominiale riservato ai cicli e motocicli e previsione di un’aiuola centrale con caditoia sottostante per raccolta acque meteoriche)».

Confermata la presenza di un passaggio pubblico limitatamente all’androne di ingresso sul lato di Piazza Pergolesi, come ulteriore accesso pubblico dalla Piazza ai locali di proprietà comunale.


Confermati anche il miglioramento strutturale e la cessione al Comune dei locali “ex cappella” ed “ex sagrestia” a scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria, da
destinare alla collettività. Sarà previsto, inoltre, un collegamento pubblico diretto ed esclusivo, tra la corte interna e Piazza Pergolesi attraverso il locale ex cappella, mediante la trasformazione del vano finestra in una porta.

La decisione della Soprintendenza sblocca uno stato di impasse che si protraeva ormai da mesi e sul quale la Giunta comunale aveva promesso di fare chiarezza e di fungere da mediatrice delle parti coinvolte.

I locali di proprietà comunale siti all’interno del complesso San Nicolò, acquistati dal Comune con parte delle risorse del lascito Cesarini, saranno destinati a usi e servizi a sostegno delle persone con disabilità, allo scopo di migliorarne l’integrazione sociale e potenziare il servizio offerto con la realizzazione della Comunità alloggio per persone con lievi disabilità che verrà realizzata al piano terra del complesso San Martino.

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